19/09/2007, 00.00
VATICANO
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Papa: “gli sposi ben preparati sbarrano la via al divorzio”

All’udienza generale, rievocando la figura di San Giovanni Crisostomo, Benedetto XVI ricorda anche la “rivolta delle statue” contro le tasse e commenta: “si vede che alcune cose nella storia non cambiano”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Gli sposi preparati sbarrano la via al divorzio”: di qui la necessità della formazione cristiana fin dall’infanzia. E’ la lezione “più che mai attuale” sulla “presenza autenticamente cristiana dei fedeli laici nella famiglia e nella società” che viene da San Giovanni Crisostomo e che Benedetto XVI ha indicato alle 20mila persone presenti all’udienza generale.
 
La figura del grande vescovo del IV secolo, San Giovanni di Antiochia, detto Crisostomo, cioè bocca d’oro, per la sua capacità retorica, che ne fa “il più grande oratore del suo tempo” ha dato al Papa anche spunto per una battuta, quando ripercorrendone la vita ha ricordato che il 387 fu quello della cosiddetta rivolta delle statue, “perché il popolo abbatté le statue imperiali per protestare contro l’aumento delle tasse”. “Si vede che alcune cose nella storia non cambiano”, ha commentato.
 
Nato nel 349 ad Antiochia, attualmente nel sud della Turchia, San Giovanni Crisostomo – del quale oggi il Papa ha ripercorso la prima fase della vita – dopo sei anni di vita da eremita fu vescovo di Costantinopoli e subì due esili tra il 403 e il 407. Tra i padri della Chiesa più prolifici, di lui ci sono più di 700 omelie, oltre a 241 lettere ed altri scritti, per cui “può dirsi ancora vivo oggi anche a motivo delle sue opere”.
 
La sua fu una teologia pastorale, originata da una predicazione “che mira a sviluppare l’intelligenza dei fedeli per comprendere e vivere la fede”, in quanto “il valore di un uomo sta nella conoscenza della verità e rettitudine della vita”, “la conoscenza deve tradursi in vita”.
 
In questa logica di comprendere e tradurre in pratica le esigenze morali e spirituali della fede per arrivare allo sviluppo integrale della persona, il grande oratore sottolineava l’importanza dell’educazione cristiana dell’infanzia, fase della vita nella quale entrano le conoscenze del bene e del male. Per questo “la legge di Dio deve essere impressa come su una tavoletta di cera”. La formazione deve proseguire nell’adolescenza e nel matrimonio. Nella famiglia, che San Giovanni Crisostomo definì “piccola Chiesa domestica”, “gli sposi preparati sbarrano la via al divorzio”.
 
E ne deriva anche che ciascuno di noi “è in qualche misura responsabile della salvezza degli altri, questo è il principio della nostra vita sociale: non interessarci solo di noi”.
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