04/07/2010, 00.00
VATICANO
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Papa: Come Maria e san Pietro Celestino, testimoniare il Vangelo con una vita semplice e sobria

Benedetto XVI in visita a Sulmona e ai luoghi dove ha vissuto 800 anni fa l’eremita Pietro da Morrone, poi divenuto papa col nome di Celestino V. È necessaria una vita sobria per essere liberi nella mente e nel cuore e condividere quanto abbiamo con i fratelli. La vita di preghiera è legata alla passione per l’annuncio.
Sulmona (AsiaNews) – Benedetto XVI ha chiesto alla Chiesa di oggi di “dare buona testimonianza del Vangelo”  con “una vita semplice ed umile” e uno “stile di vita sobrio”, vissuti dalla Madonna e da s. Pietro del Morrone, eremita del divenuto poi papa Celestino V.
 
Il papa ha visitato alcuni dei luoghi in cui ha vissuto san Pietro, nell’ottavo centenario della sua nascita.
 
Alla fine della messa celebrata nella piazza Garibaldi a Sulmona, prima della recita dell’Angelus, il pontefice ha sottolineato che “in Maria, Vergine del silenzio e dell’ascolto, san Pietro del Morrone trovò il modello perfetto di obbedienza alla volontà divina, in una vita semplice e umile, protesa alla ricerca di ciò che è veramente essenziale, capace di ringraziare sempre il Signore riconoscendo in ogni cosa un dono della sua bontà”.
 
“Anche noi – ha aggiunto - che viviamo in un’epoca di maggiori comodità e possibilità, siamo chiamati ad apprezzare uno stile di vita sobrio, per conservare più liberi la mente ed il cuore e per poter condividere i beni con i fratelli. Maria Santissima, che animò con la sua presenza materna la prima comunità dei discepoli di Gesù, aiuti anche la Chiesa di oggi a dare buona testimonianza del Vangelo”.
 
In precedenza, all’omelia durante la messa, il papa aveva sottolineato che la santità di Pietro del Morrone “non cade nell’oblio, non passa mai di moda”. In particolare , egli ha detto che “san Pietro Celestino, pur conducendo vita eremitica, non era ‘chiuso in se stesso’, ma era preso dalla passione di portare la buona notizia del Vangelo ai fratelli”.
 
Benedetto XVI  ha poi elencato “gli impegni essenziali del discepolo”: “l’annuncio sereno, chiaro e coraggioso del messaggio evangelico - anche nei momenti di persecuzione – senza cedere né al fascino della moda, né a quello della violenza o dell’imposizione; il distacco dalle preoccupazioni per le cose - il denaro e il vestito – confidando nella Provvidenza del Padre; l’attenzione e cura in particolare verso i malati nel corpo e nello spirito (cfr Lc 10,5-9). Queste furono anche le caratteristiche del breve e sofferto pontificato di Celestino V e queste sono le caratteristiche dell’attività missionaria della Chiesa in ogni epoca.
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