03/05/2013, 00.00
VATICANO - LIBANO
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Papa: conflitto siriano, dialogo tra comunità libanesi e ripresa del negoziato tra israeliani e palestinesi nell'incontro col presidente Sleiman

Particolare preoccupazione desta l'ingente numero di profughi siriani che hanno cercato rifugio in Libano e nei Paesi vicini e per i quali, come per tutta la popolazione sofferente, si è invocata una maggiore assistenza umanitaria, con il sostegno della Comunità internazionale.

Città del Vaticano (AsiaNews) - Il "conflitto" siriano, con la richiesta di assistenza umanitaria per i profughi, l'auspicio per una "pronta e proficua" ripresa del dialogo di pace tra israeliani e palestinesi e l'importanza del dialogo tra le diverse realtà etniche, religiose e politiche libanesi sono state al centro della visita compiuta in Vaticano dal presidente libanese Michel Sleiman, che è stato ricevuto dal Papa e ha successivamente incontrato il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, insieme con il segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti.

"Nel corso dei cordiali colloqui - informa una nota vaticana - si è parlato della situazione nel Paese, sottolineando l'importanza del dialogo e della collaborazione tra i membri delle diversità comunità etniche e religiose, che compongono la società e ne costituiscono la ricchezza, in favore del bene comune, dello sviluppo e della stabilità della Nazione. A tale riguardo sono stati espressi i migliori voti per la formazione del nuovo Governo, che dovrà affrontare importanti sfide a livello nazionale e internazionale".

"Ci si è soffermati anche sulla situazione regionale, con speciale riferimento al conflitto siriano. Particolare preoccupazione desta l'ingente numero di profughi siriani che hanno cercato rifugio in Libano e nei Paesi vicini e per i quali, come per tutta la popolazione sofferente, si è invocata una maggiore assistenza umanitaria, con il sostegno della Comunità internazionale. Si è auspicata anche una pronta e proficua ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, sempre più necessaria per la pace e la stabilità della Regione".

"Non si è mancato, infine, di ricordare la delicata situazione dei Cristiani in tutto il Medio Oriente ed il significativo contributo che essi possono offrire alla luce dell'Esortazione Apostolica post-sinodale "Ecclesia in Medio Oriente", che costituisce un importante punto di riferimento per le comunità cattoliche e per le società della Regione".

Sleiman, che era accompagnato dalla moglie Wafaa e da un seguito di 11 persone, ha avuto un colloquio privato di 25 minuti con Francesco, presente un interprete. Al momento del consueto scambio di doni: il presidente ha regalato un'icona della Vergine Maria dell'800 mentre il Papa ha donato un rosario e un medaglione d'argento e madreperla.

Sleiman era stato in Vaticano pochi mesi fa, ricevuto il 31 ottobre da Benedetto XVI per una visita di ringraziamento per il viaggio del Papa in Libano. Ha poi chiesto di incontrare anche Francesco perché non aveva potuto partecipare alla celebrazione d'inizio Pontificato del 19 marzo scorso, essendo impegnato all'estero.

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