13/07/2006, 00.00
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Premier indiano: "Nessuno può mettere in ginocchio il nostro Paese"

di Nirmala Carvalho

Manmohan Singh, primo ministro dell'Unione indiana, ha trasmesso questa mattina un messaggio a reti unificate in cui loda l'unità nazionale e sfida i terroristi. Il ministero degli Esteri invita invece il Pakistan a collaborare senza condizioni contro il terrorismo.

Delhi (AsiaNews) – L'attacco terrorista che ha colpito il cuore economico dell'India, Mumbai, provocando circa 200 morti ed oltre 700 feriti "non è stato in grado di mettere in ginocchio l'India" così come non è riuscito a "dividere una nazione che, ancora una volta, ha dimostrato che la sua forza è nell'unità della popolazione". Con queste parole il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha aperto questa mattina il suo messaggio alla nazione, trasmesso a reti unificate.

"Lasciatemelo dire – ha detto il premier - nessuno può mettere in ginocchio l'India. Nessuno può seguire la scia del nostro progresso. Le ruote della nostra economia continueranno a muoversi e l'India continuerà a camminare a testa alta, con fiducia".

"Non è la prima volta – ha aggiunto - che i nemici della nostra nazione cercano di minare la nostra pace e la nostra prosperità. Questi elementi non hanno ancora capito che noi indiani sappiamo essere uniti. Non hanno ancora capito che rimarremo uniti e che non li lasceremo mai vincere".

A nome del governo, Singh ha poi assicurato "ogni possibile aiuto alle famiglie in difficoltà di Mumbai, che ancora una volta si è dimostrata un vero simbolo di unità".

Nel frattempo, il portavoce del ministero per gli Affari esteri indiano, Navtej Sarna, ha risposto alla dura condanna del governo pakistano, che ha messo in collegamento la strage con le dispute territoriali presenti fra Delhi ed Islamabad.

"Le frasi pronunciate dal ministro degli Esteri Khursheed Mehmood Kasuri – ha detto Sarna – sembrano suggerire che il suo governo vuole collaborare con l'India contro il terrorismo che si annida sul confine del Kashmir solo se le cosiddette dispute fra di noi vengono risolte".

"Il terrorismo non può essere tollerato – ha aggiunto - in nessun caso. Chiediamo al Pakistan di intraprendere misure urgenti per smantellare le infrastrutture collegate al terrorismo che sorgono sul suo territorio".

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