23/05/2013, 00.00
PAKISTAN – CINA
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Quetta, 12 morti in un attacco ai militari. Pechino e Islamabad discutono di energia

Una bomba a bordo di un risciò ha investito un convoglio delle forze di sicurezza. L’ordigno era composto da oltre 100 kg di esplosivo. Intanto il premier cinese è arrivato in Pakistan, per una due giorni di visita ufficiale. Obiettivo: rafforzare i legami, potenziare i commerci e contribuire a risolvere la crisi energetica.

Islamabad (AsiaNews/Agenzie) - È di 12 morti il bilancio di un attacco avvenuto questa mattina a Quetta, capoluogo della provincia sud-occidentale del Baluchistan, confinante con l'Afghanistan e l'Iran. Secondo le prime ricostruzioni, gli attentatori hanno posizionato l'ordigno a bordo di un risciò che ha investito un veicolo utilizzato dalle forze di sicurezza pakistane, il vero obiettivo della strage. La bomba conteneva oltre 100 kg di esplosivo ed è stata azionata grazie a un congegno a distanza.

Torna quindi in primo piano la questione sicurezza in Pakistan, a pochi giorni dal voto che ha sancito la vittoria di Nawaz Sharif alle elezioni politiche; il premier in pectore ha incontrato l'omologo cinese Li Keqiang, impegnato in una due giorni di visita ufficiale, durante il quale si è parlato anche di energia e cooperazione bilaterale.

L'attacco di stamane a Quetta intendeva colpire un mezzo militare, con a bordo alcuni uomini dei reparti speciali addetti alla sicurezza. Forze di polizia e dell'esercito sono fra i primi obiettivi dei talebani e dei fondamentalisti islamici in Pakistan; la stessa provincia del Baluchistan - la più grande e, al tempo stesso, arretrata - è da tempo teatro di attentati e violenze di matrice estremista o separatista.

Fayyaz Sumbal, alto funzionario di polizia, conferma che "sono 12 le vittime, 11 delle quali sono elementi della sicurezza". I feriti sarebbero 11, alcuni dei quali in modo grave. Solo dieci giorni fa il capo della polizia di Quetta è scampato per miracolo e un feroce attentato, quando un'autobomba è esplosa nei pressi della sua abitazione uccidendo sei persone e ferendone 46.

Assieme alla sicurezza, l'altro grande tema di queste settimane di campagna elettorale e di elezioni è l'energia. Ed è stato proprio questo il tema centrale del colloquio fra il premier cinese Li Keqiang - impegnato nel primo viaggio ufficiale all'estero dalla nomina, prima tappa l'India - e il futuro Primo Ministro del Pakistan Nawaz Sharif, vincitore alle elezioni dell'11 maggio scorso. Sharif ha chiesto l'aiuto di Pechino per ottenere maggiori rifornimenti; fra gli altri obiettivi, una crescita complessiva nei commerci bilaterali che passeranno dagli attuali 12 miliardi ai 15 del prossimo futuro. Il neo premier cinese, che oggi terrà un discorso ufficiale in Senato, ha inoltre voluto inviare un "segnale forte" alla comunità internazionale, riaffermando il volontà di "rafforzare" i legami con Islamabad. 

 

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