19/03/2016, 11.00
TURCHIA – UE
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Raggiunto l’accordo sui migranti: Ankara accoglierà i profughi rigettati dall’Unione

In cambio la Turchia otterrà tre miliardi di euro e un nuovo round di negoziati per l’ingresso in Europa. Per ogni irregolare respinto dalla Grecia, un siriano passerà dal territorio turco a quello europeo. Davutoglu critica la manifestazione dei curdi a Bruxelles: “Sono terroristi”. Ma Tusk: “Libertà di parola è fondamento del nostro continente”.

Bruxelles (AsiaNews/Agenzie) – L‘Unione Europea e la Turchia hanno raggiunto un accordo sul flusso migratorio diretto in Europa. Sarà la Grecia a decidere sui singoli visti, mentre i rimpatri – dal prossimo 20 marzo – saranno tutti diretti in Turchia. In cambio, Bruxelles ha stanziato tre miliardi di euro per sostenere i costi di Ankara. Inoltre, da luglio “riprenderanno con nuova forza” i dialoghi per l’ingresso della Turchia nell’Ue.

Ankara accetta il principio che tutti i migranti (che siano rifugiati o persone in cerca di lavoro non ha alcuna importanza) che vanno in Grecia torneranno in Turchia. Per ogni migrante tornato indietro, il governo turco invierà un migrante siriano nella Ue. È il meccanismo che viene ritenuto unanimemente in grado di scoraggiare i viaggi nell'Egeo.

Il premier Ahmet Davutoglu ha dichiarato: “Tutti questi eventi dimostrano che le relazioni Ue-Turchia e l'adesione della Turchia all'Ue sono importanti non solo per i rapporti tra Ue e Turchia ma per tutte le questioni internazionali”. Dopo la firma con i con i leader Ue Tusk, Juncker e Rutte ha aggiunto: “Oggi è una giornata storica. L’Ue e Turchia hanno lo stesso destino, le stesse visioni e le stesse caratteristiche. Non c'è futuro per la Turchia senza l'Ue e non c'è futuro per l'Ue senza la Turchia”.

Il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi ha sottolineato che l’accordo rispetta il tema dei diritti umani: “L'accordo raggiunto al Consiglio Ue rispetta i paletti che anche noi, non solo noi, avevamo messo: c'è un esplicito riferimento ai diritti umani, alla libertà di stampa e quei valori fondanti dell'Europa

Sul tema si sono scontrati invece Davutoglu ed il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. "Ho avuto una profonda delusione quando ho visto che la stessa organizzazione terroristica che ha colpito ad Ankara [il riferimento è a gruppi curdi ndr] manifestava qui dietro, a Bruxelles. Si deve avere rispetto per il nostro dolore, a questo si riferivano le parole di Erdogan sull'Europa". Tusk ha invece difeso il Belgio parlando di "parole esagerate" ed ha aggiunto: "La libertà di parola è il marchio di fabbrica europeo"

Secondo la Cancelliera tedesca Angela Merkel, soltanto Ungheria e Slovacchia si sono dette non disponibili al piano di ricollocamenti dei rifugiati bloccati in Grecia. Nel frattempo le autorità turche hanno fermato con una maxi-operazione marittima e terrestre 1.734 migranti irregolari che volevano raggiungere l'isola greca di Lesbo. Lo rende noto un comunicato delle forze di sicurezza, spiegando che nei blitz sono stati anche arrestati 16 presunti scafisti. L'operazione è stata compiuta dalla guardia costiera nelle acque territoriali turche nell'Egeo e dalla gendarmeria nei pressi della località di Dikili, nella provincia di Smirne, punto di partenza privilegiato nella rotta dei migranti per Lesbo.

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