22/06/2004, 00.00
cina
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Salgono i prezzi dell'energia per combattere i blackout estivi

Shanghai (AsiaNews/SCMP) – I prezzi dell'elettricità aumenteranno con una media di 2.2 fen (circa 0,2 Euro) al kilowatt/ora. Provvedimento necessario, secondo il Governo per limitare le carenze energetiche che colpiranno il paese quest'estate. 

Xinhua ha annunciato che la Cina potrebbe trovarsi ad affrontare il più grave calo energetico dagli anni '80, ipotesi confermata da un dirigente della Compagnia della rete di Stato secondo cui l'entità del deficit potrebbe raggiungere i 300milioni di kW. La Commissione per lo sviluppo e le riforme ha preparato una regolamentazione che verrà  applicata su la quasi totalità del territorio cinese.

Un membro della Commissione spiega al China News Service che "l'aumento dei prezzi rientra nella politica economica del governo per raffreddare alcuni settori caldi dell'economia, risparmiare energia e costringere, così, le compagnie ad investire in nuove infrastrutture contribuendo al calo dei prezzi del carbone. È una scelta necessaria per  mantenere uno stabile e relativamente rapido sviluppo dell'economia nazionale".

L'aumento riguarderà gli enti commerciali e le compagnie industriali, classificate in quattro categorie con rincari differenti: "limitate", per cui è previsto un extra di 2 fen rispetto al prezzo base, "eliminate" (5 fen in più), "permesse" e "incoraggiate". In queste ultime categorie rientrano le compagnie agricole e le ditte più piccole di fertilizzanti, per le quali sono previsti addirittura dei tagli ai costi, con lo scopo di incrementare il reddito dei coltivatori.

Dodici province e città, inclusa Shanghai, saranno soggette ad una differenziazione dei costi dell'elettricità. Il provvedimento prevede un aumento dei prezzi nelle ore di picco e una diminuzione nel resto della giornata.

Intanto, anche le maggiori compagnie produttrici di energia in Cina alzano, per la seconda volta in un anno, i costi nella vendita alle reti elettriche di distribuzione. Lo scopo, in questo caso, è duplice: non solo far fronte ai possibili deficit estivi, ma anche rifarsi dell'aumento del prezzo del petrolio.

 "Questi rincari (compresi tra i 50 fen e i 31,84 yuan per megawattora) sono insensati, afferma un analista. Gli aumenti sono insufficienti a compensare la crescita del costo del carbone e riservano stretti margini di profitto alle compagnie private [Huaneng, Datang e Huadian n.d.r.]".

 

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