29/03/2006, 00.00
THAILANDIA
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Thailandia: preghiere e una statua per ricordare Giovanni Paolo II

di Weena Kowitwanij

Fedeli e sacerdoti ricordano insieme Giovanni Paolo II. "La statua - ha dichiarato il nunzio Salvatore Pennacchio - è un semplice omaggio in ricordo della visita apostolica in Thailandia".

Bangkok (AsiaNews) - La Chiesa thailandese commemorerà il primo anniversario della scomparsa di Giovanni Paolo II, il 2 aprile, con incontri di preghiere e celebrazioni. Inoltre oggi verrà inaugurata una statua in ricordo della sua visita apostolica del 1984.

"La statua sarà inaugurata con una semplice cerimonia", ha dichiarato mons. Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico di Thailandia, Cambogia, Singapore, e delegato apostolico per il Myanmar, la Malaysia, il Laos ed il Brunei. "La statua è un omaggio della Chiesa thailandese a Giovanni Paolo II in ricordo della sua visita apostolica di due giorni in Thailandia, l'11 e il 12  maggio 1984".

Padre Chatchawal Supalak è uno dei 23 sacerdoti thailandesi ordinati l'11 maggio 1984 dal Papa nel seminario di Nakhon Pathom. "È stato incredibile ed inaspettato avere avuto l'onore di essere ordinato dal Papa", ha dichiarato. "Desidero vivere il mio sacerdozio con fede e riconoscenza, per ringraziare Dio del grande onore che mi ha riservato. Cerco di studiare, proclamare e mettere in pratica la parola di Dio, e prego perché Giovanni Paolo II possa diventare presto santo".

Padre Anthony Vorayuth Kitbamrung, direttore del "Centro per la comunicazione sociale cattolica della Thailandia", ha dichiarato: "Di tanto in tanto i settimanali cattolici ricordano la grande missione del Papa. Personalmente, credo che il suo più grande esempio è il perdono di Alhmed Ali Agca, che il 13 maggio 1981 ha attentato alla sua vita. Giovanni Paolo II è stato un grande papa del nostro tempo ed un modello. Il suo motto 'totus tuus' è un esempio di fede sincera e di speranza".

"Ho imparato molto dalle lettere encicliche di Giovanni Paolo II", ha aggiunto Niti Hasen, che rappresenta il "Centro musulmano thailandese". "Per esempio riguardo l'importante problema del conflitto in Medio oriente. Papa Giovanni Paolo II – continua - incarna la chiara posizione che 'non c'è pace senza giustizia'. Io mi riferisco spesso al messaggio del Papa durante le mie discussioni o dialoghi con i musulmani in Thailandia, per condividere queste idee con loro. Giovanni Paolo II è un grande difensore della pace fondata sulla giustizia nella società e provo sincera ammirazione nei suoi confronti".

"Ero presente al concistoro del 2 febbraio 1983 quando l'arcivescovo di Bangkok Michael Mechai Kitbu è diventato cardinale", ha raccontato Lamiet Kantanon, una casalinga. "Ero nel gruppo che è andato a Roma, e ho avuto anche la fortuna di assistere all'udienza ristretta per i fedeli di vari Paesi. È stata la mia più grande gioia. Da quel momento lo ammiro in modo particolare. Dopo la sua morte, mi ricordo di lui nelle mie preghiere quotidiane. I suoi 26 anni di pontificato sono eccezionali. Per me il Papa è un uomo qualunque, ma con determinate peculiarità ed unicità".

Doungjai Roengsomboon, una insegnante in pensione, ha detto: "Mia madre, mio nipote ed io recitiamo tutti i giorni il rosario per il Papa sia durante il suo pontificato che dopo la sua morte. Per mia madre era importante sostenerlo. Diceva che il Papa lavora duro, con fiducia e con l'aiuto della preghiera del rosario."

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