30/11/2007, 00.00
COREA DEL SUD
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Vescovi coreani: per l’Avvento, santificare famiglia e missione

Tutti i pastori del Paese hanno scritto una missiva personale alle proprie comunità. Il card. Cheong sottolinea l’importanza della famiglia, mentre l’arcivescovo di Kwangju invita a manifestare il mistero della divina incarnazione. Tutta la Conferenza episcopale ricorda l’importanza della missione evangelizzatrice, necessaria ad ogni fedele.
Seoul (AsiaNews) – Condividere i propri beni con il prossimo e santificare la famiglia, ma soprattutto portare il Vangelo a chi non lo conosce, per essere parte integrante nella missione della Chiesa universale. Sono questi i “compiti” assegnati dai vescovi coreani ai loro fedeli, in occasione dell’inizio dell’Avvento.
 
I presuli hanno infatti scritto ognuno una lettera indirizzata a tutte le parrocchie delle loro diocesi, che verrà letta la prossima domenica, 2 dicembre, la prima di Avvento. Le indicazioni contenute nei vari testi “devono divenire un percorso da seguire non soltanto in questo santo periodo, ma per tutta la vita”.
 
L’arcivescovo di Seoul, il card. Nicholas Cheong Jin-suk, ha intitolato la sua lettera “Famiglia, base della vita”. Nel testo, il porporato scrive: “Prima di tutto deve essere proclamato e riconosciuto il nobile diritto ed il valore della famiglia, che è alla base del rispetto per gli esseri umani. Questo è fondamentale, se si vuole creare uno sviluppo sociale equilibrato”.
 
Un risultato del genere, sottolinea, “si otterrà soltanto se riusciremo ad abolire la cosiddetta ‘Legge per la salute di madre e figlio’ [normativa che prevede il pieno accesso alle pratiche abortive ndr], la pena di morte e la clonazione di embrioni umani. Sono queste, oggi, le minacce alla nostra società”.
 
L’arcivescovo di Kwangju, mons. Andreas Choi Chang-mou, invita invece la sua comunità a “rinnovare la propria immagine, in modo da poter manifestare in pieno il mistero della divina incarnazione e portare avanti così il progetto divino per l’umanità”.
 
Infine, un testo comune a firma dell’intera Conferenza episcopale coreana recita: “La cosa più importante per i cattolici è avere cura dei propri vicini, perché la prima missione della Chiesa è quella di servire. Dobbiamo tornare alla cura del nostro mondo, dobbiamo essere missionari del Vangelo ed educare nella fede i nostri giovani, speranza per il mondo”.
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