29/11/2010, 00.00
CINA – USA - UE
Invia ad un amico

Wei Jingsheng: “Lo sviluppo economico della Cina non è più sostenibile”

di Wei Jingsheng
Il grande dissidente cinese mette a confronto il “modello Cina”, che favorisce le esportazioni sfruttando il lavoro a basso costo e la mancanza di diritti per la popolazione, con le economie di Stati Uniti ed Europa. Meno profitti per pochi creano maggiore ricchezza per tutti: il rischio è che esploda la società cinese.
 Washington (AsiaNews) - Nelle precedenti sezioni, abbiamo parlato degli errori della strategia di sviluppo economico in Cina dall’era di Deng Xiaoping. La cosiddetta economia del “lasciate che qualcuno si arricchisca per primo” - che è orientata all’export - è in verità una strategia per sfruttare crudelmente i lavoratori mentre si permette a pochi di arricchirsi velocemente, una strategia che condivide i frutti di questo sfruttamento con i grossi affari occidentali in un tentativo di comprarli e incoraggiarli quindi a far pressione sui governi occidentali affinché approvino un governo dittatoriale in Cina. I grossi affari occidentali hanno ostentato questo modello di sviluppo come il “modello Cina”. Tuttavia questo modello non ha propriamente portato il decollo economico in Cina. Al contrario, si è arrivato ad un punto morto. I poveri che derivano da questo modello malato stanno diventando un ostacolo allo sviluppo economico e sociale in Cina.

La riforma del sistema economico sarà in grado di sciogliere questo nodo? Certamente no. Tutto questo perché la situazione anomala dell’economia cinese è causata dall’anomalia politica in Cina. Uno sviluppo normale dovrebbe permettere all’intera società di ricevere i benefici dello sviluppo in modo equilibrato proporzionalmente alla crescita della capacità di produttività. Con l’aumento degli stipendi, aumentano i profitti, migliora lo stato sociale e miglioreranno anche l’istruzione, la sanità etc. L’aumento della richiesta sociale rappresenta la forza guida originale che sta dietro lo sviluppo economico, quindi la crescita della capacità di produzione non deve preoccuparsi di trovare mercati appropriati. Il che è vero per una grande economia in un modello di sviluppo normale.

Lo sviluppo degli Stati Uniti negli ultimi due secoli ne è un esempio tipico. Quando lo sviluppo dei Paesi europei ha raggiunto un certo livello, sentiva sostanzialmente che non gli bastavano i mercati locali. Le guerre che hanno attraversato l’Europa negli ultimi quattro secoli nacquero quasi tutte per lotte di mercato. Oppure, come notoriamente espresso dal Lebensraum di Adolf Hitler, per una lotta per l’habitat o per lo spazio vitale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, al fine di allargare i propri mercati, gli europei diedero vita alla Comunità Europea, ora Unione Europea. La sua essenza è di condividere un mercato più ampio invece di andare in guerra. Con la spinta degli Stati Uniti, nacque l’Organizzazione Mondiale per il Commercio con l’obiettivo di espandere un mercato libero nel mondo attraverso il commercio libero e con l’intenzione di una grande espansione del mercato mondiale per eliminare le cause ataviche delle guerre.

Il mercato comune dell’Europa ha raggiunto il suo obiettivo. Lo sviluppo congiunto ha eliminato la forza guida originale che sta dietro le guerre in Europa. Ora, se qualcuno vi dice che è appena scoppiata una guerra fra Germania e Francia, sarebbe meglio controllare sul calendario che non sia il primo di Aprile. Come sappiamo tutti, è un evento impossibile. I mercati allargati non solo hanno portato la pace, ma anche un’economia efficace, e lo sviluppo scientifico e tecnologico nei paesi europei. Questa notevole trasformazione ci rende tutti invidiosi verso di loro per essere riusciti a guarire le ferite della guerra soltanto in mezzo secolo e persino di saltare ad uno stadio ancora più prospero e avanzato rispetto a prima della guerra. Lo sviluppo dell’Europa inoltre negli Stati Uniti ha portato opportunità di ulteriore sviluppo. Il mercato europeo in rapida espansione è una potente forza guida per uno sviluppo sostenibile nell’economia statunitense.

Perché l’Europa favorisce queste opportunità per gli Stati Uniti? Perché lo sviluppo stesso dell’Europa è stato così veloce? Perché l’Europa ha realizzato una strategia di condivisione del benessere con il suo popolo nel corso della sua ripresa economica e del suo periodo di sviluppo? Via via che la gente si arricchiva, il mercato si allargava, dando quindi alla produzione uno slancio per la crescita. L’aumento della produzione ha significato l’espansione del mercato del consumatore. Via via che il mercato si allargava, lo stesso faceva la domanda per un allargamento della produzione. Se l’Europa e gli Stati Uniti avessero anch’essi adottato quella politica del “Prima si lasci che siano alcuni ad arricchirsi” per concentrare il benessere nelle mani di pochi per riciclaggio di denaro o speculazioni finanziarie, non si sarebbe avuto questo mezzo secolo di sviluppo rapido ed equilibrato.

Perché lo sviluppo dell’Europa e degli Stati Uniti è stato caratterizzato da una giusta distribuzione di sviluppo? Perché i loro sono governi democratici. Le persone hanno il diritto di governare i politici. Se i politici diventano disobbedienti nei confronti del popolo, il popolo non li voterà più. Quest’autorità è stata molto chiara. La gente non consentirà una distribuzione iniqua.

Alla maggior parte dei capitalisti piace il cosiddetto mercato giusto, che rappresenta l’onestà nel fare soldi. Questa è la legge dell’economia di mercato. Tuttavia, le persone non chiedono solo un mercato giusto, ma anche onestà.  Il mercato dovrebbe servire le persone e l’umanità, non il contrario. Il genere umano non dovrebbe essere schiavo del mercato e dei capitalisti. Quando non c’è onestà nel mercato, lo sviluppo economico perde il suo potere. Ad oggi, sappiamo che l’onestà consente un modello economico che con molta probabilità incoraggerà le persone a lavorare duro e con passione. Senza un’uguaglianza sociale, i mercati e i capitalisti potenti sicuramente trasformerebbero tutti i lavoratori in disgraziati meno di schiavi.

I capitalisti succhieranno il sangue e il sudore dei lavoratori, non curandosi delle loro vite. Dal punto di vista di un capitalista, questo non è sbagliato: la funzione del capitale e dei capitalisti nel mercato è di fare soldi, non di essere filantropi. Il problema reale è che oggi i capitalisti sono troppo miopi e vogliono fare soldi senza lavorare. Si sono dimenticati che il loro benessere è basato sui desideri del popolo e sulla capacità di pagare per le merci. Abbiamo quindi bisogno di un’autorità al di fuori del mercato per mantenere un’onestà per il genere umano. Altrimenti sarà difficile mantenere la società.

Come ormai è noto, il sistema democratico è il sistema più efficace nel mantenimento di una giustizia sociale. Come dice la poesia cinese: “le anatre di fiume sentono l’arrivo della Primavera dal calore dell’acqua”. La maggior parte delle persone che vivono in fondo alla società sentono meglio di altre se la vita è giusta o no. Mentre inchieste e dati statistici possono essere imbrogliate e manipolate dal denaro, i sentimenti delle persone non possono essere comprati. Il voto è molto più onesto di vuoti slogan. Sebbene i capitalisti abbiano sempre i mezzi per comprarsi i politici, a volte diventa difficile per loro fare finta di niente. I capitalisti non potranno mai comprare la maggioranza delle persone, senza assicurare loro stipendi giusti e benefici. Visto che le vite politiche degli uomini politici sono nelle mani del popolo, gli acquisti dei capitalisti potranno solo avere un effetto limitato, ed è difficile nuocere agli interessi fondamentali della gente.

Ogni giorno, i governatori Cinesi cantano il loro slogan “servire il popolo”, allora perché vediamo solo che è il popolo a servire loro? Il motivo è che i destini di questi politici non sono controllati dal nostro popolo. In Cina la politica è la politica delle minoranze che cerca di autoriprodursi. Sebbene non si tratti di un’eredità di sangue, si tratta comunque di una successione di gruppi. Quando il potere pubblico diventa la proprietà privata del gruppo, a chi interesserà dei diritti e degli interessi del popolo? Questa politica del sistema politico aiuterà certamente i propri elementi a “prima ad arricchirsi” entro poco tempo, ma non è possibile dare opportunità di prosperità a tutte le persone. Quindi, le politiche economiche di Deng Xiaoping sono il risultato inevitabile di un regime autocratico. E questi politici e capitalisti cinesi non dovranno assolutamente preoccuparsi della stabilità sociale, fino a quando potranno scappare in Occidente.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
L’economia non sia profitto ad ogni costo, ma cura del bene comune
17/05/2018 12:55
La Cina vuole costituire una zona di libero commercio con Giappone e Corea del Sud
05/05/2005
La Carta comune dell'Asean, il trionfo delle “modeste aspettative”
20/11/2007
Enciclica: “uno strumento per comprendere il reale significato dello sviluppo umano”
20/07/2009
Papa negli Usa: al Congresso, solidarietà è la risposta a un mondo violento ed egoista
24/09/2015


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”