Un viaggio di 10mila chilometri esaltato da Pechino come occasione di sviluppo (e di rivincita sull'uscita dell'Italia dalla Belt and Road Initiative). Ma il cotone e i pomodori dello Xinjang sono al centro della “politica di alleviamento della povertà attraverso il trasferimento di manodopera”, che secondo numerosi rapporti è una forma di lavoro forzato.
Circa 50 abitazioni in un villaggio del Negev sono state rase al suolo, lasciando centinaia di persone di una famiglia senza un tetto in una delle distruzioni più massicce degli ultimi anni. Per Ben Gvir sono “illegali” e giudica l’abbattimento “un passo importante”. La protesta della comunità che denuncia: “Abbiamo cercato una soluzione per anni, inutilmente”.
Il dato è emerso dalle ultime statistiche sull'istruzione presentate al governo. Il primo ministro Shehbaz Sharif ieri ha aperto una Conferenza per affrontare il problema a livello nazionale. Per l'Unicef, il 70% dei bambini di 10 anni non è in grado di leggere o comprendere testi. Gli insegnanti spiegano che i minori sono costretti a lavorare per dare una mano alle famiglie.
Seguendo il modello cinese con il panda, Kuala Lumpur vuole donare un esemplare di scimmia a ciascun Paese che acquisterà la controversa produzione. Reazioni indignate e critiche in rete per una proposta definita “grossolana stupidità”. In questo modo si rischia di distruggere l’ecosistema naturale e mettere a rischio altre specie, fra le quali la tigre di Sumatra.
Le notizie di oggi: Biden ammonisce Israele, niente armi offensive dagli Usa se inizia l'offensiva a Rafah. Dal 1 luglio in Cina la polizia potrà "perquisire" i dispositivi elettronici. Il Giappone apre alla caccia anche delle balene più grandi. Dopo la Russia anche in Kazakistan l'ostilità contro i migranti tagiki.
Non si sono placate in Georgia nemmeno nei giorni pasquali le manifestazioni degli oppositori dopo l’approvazione in seconda lettura della legge sulle “influenze straniere”. La legge dovrebbe essere rivista dal comitato giuridico del parlamento per la conferma definitiva. Una situazione che rischia di far sospendere lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione europea.