Il 20 aprile scorso ha compiuto 60 anni, ma da tempo il governo di Pechino nega ogni informazione sulla sua sorte. Ignorati i ripetuti appelli della moglie, di ong pro diritti umani e di agenzie delle Nazioni Unite. Egli risulta essere fra le molte vittime di “sparizioni forzate” legate al regime cinese.
La guerra in Ucraina porta il Paese nell’era della negazione e presa di distanza dal “nemico”, per affermare la “ortodossia” spirituale, morale, politica ed economica. Oggi si impongono nuovi “modelli globali” non facilmente digeribili non solo in Russia o in Oriente, ma anche in Europa e nei Paesi anglosassoni. La figura del presidente si sovrappone ormai agli zar del passato.
Un gruppo di enti no-profit ha pubblicato un rapporto secondo cui la compagnia elettrica statale dell'Indonesia potrebbe utilizzare i fondi ricevuti per l'espansione dell'impianto di Suralaya. L'inquinamento che ne deriva costa ogni anno al Paese un miliardo di dollari.
In occasione dell'inizio delle votazioni nello Stato meridionale, la Chiesa locale ha affermato di trovarsi in difficoltà nell'attuazione dei propri programmi sociali. L'attuale situazione era iniziata nel 2022, a seguito delle proteste per la costruzione del porto da parta del gruppo Adani.
Nella capitale inaugurata ieri la rassegna automobilistica aperta sino ai primi di maggio. Un evento che certifica l’espansione in tutto il mondo dei veicoli elettrici “made in China”. Bruxelles vuole mettere un freno ma i mezzi cinesi pronti per assaltare il mercato europeo. La concorrenza resa più feroce dalla guerra dei prezzi, mentre la maggior parte dei produttori registra perdite.
Amnesty International nell'ultimo rapporto annuale chiede maggiori sforzi per la cancellazione della pena capitale. La Malaysia ha compiuto passi in avanti, soprattutto con la moratoria in vigore dal 2018. Ma non è abbastanza: 26 casi sono approdati alla pena di morte tra luglio 2023 e gennaio 2024. Michael Kong, avvocato: "Più discussioni pubbliche sulla giustizia".