19/12/2022, 12.44
INDONESIA
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Jakarta: allerta per il timore di attentati a Natale, posti limitati alle messe

di Mathias Hariyadi

Il ministro degli Affari religiosi ha proibito i tradizionali tendoni esterni provvisori per accogliere più fedeli. La versione ufficiale parla di limiti imposti dalla pandemia. Ma per molti il Covid-19 è solo un pretesto, in realtà vi sarebbe il forte rischio di attacchi. Quello del 7 dicembre una “prova preparatoria” in vista delle feste.

Jakarta (AsiaNews) - Il governo indonesiano “limita” gli accessi alle celebrazioni in vista del Natale e vieta i tradizionali tendoni provvisori, utilizzati da molti fedeli per partecipare alle messe pur non trovando posto all’interno delle chiese. A differenza degli anni passati, in cui vi erano pesanti restrizioni a causa del Covid-19, i luoghi di culto potranno essere “riempiti al 100%” delle proprie capacità, sottolinea il ministro per gli Affari religiosi Yaqut Cholil Qoumas. Tuttavia, aggiunge, “posti aggiuntivi sotto i tendoni saranno severamente proibiti” sebbene gli spazi all’interno siano insufficienti. 

Natale e Pasqua sono appuntamenti sensibili per la Chiesa indonesiana, che deve organizzare messe per decine di migliaia di fedeli a fronte di risorse limitate in termini di sacerdoti e luoghi di culto, dovendo spesso ricorrere a tre o quattro celebrazioni per ogni singolo prete. E i fedeli devono aspettare con pazienza per un posto o restare in piedi per le due o tre ore di funzione. Da qui il ricorso a strutture provvisorie esterne alle chiese (nella foto), che però quest’anno sarà proibito, in seguito alla decisione presa dal ministro con il capo della polizia e i responsabili della sicurezza. 

La versione ufficiale afferma che le restrizioni sarebbero legate a politiche sanitarie di prevenzione per la pandemia tuttora in corso. In realtà, la gran parte dei cattolici attaccano le scelte governative bollandole come “prive di fondamento” dopo che la stessa Cina ha abbandonato la politica zero-Covid a colpi di tamponi e lockdown, allentando parte delle restrizioni. In aggiunta, alcuni ricordano le folle oceaniche e le migliaia di persone che hanno assistito al matrimonio del figlio del presidente Jokowi Kaesang Pangarep, con un tour cittadino alla presenza dell’intera famiglia che non ha comportato limiti o restrizioni legate alla pandemia. 

In vista delle festività natalizie e del nuovo anno, con conseguenti spostamenti di massa, il capo dello Stato ha deciso di innalzare il livello di allerta. Ed è forse il timore di attentati e violenze la ragione per la quale le autorità hanno deciso di limitare gli assembramenti, in particolare durante le funzioni, memori anche di eventi del recente passato: nel 2000 l’esplosione di un ordigno ai bordi di una strada a Jakarta, che intendeva colpire fedeli diretti alle funzioni della vigilia di Natale; gli attacchi contro i fedeli di Surabaya e Sidoarjo, nell’East Java, nel maggio 2018; l’attentatore suicida che ha colpito nella cattedrale di Makassar, nel marzo 2021, durante la domenica delle Palme uccidendo alcuni fedeli; l’esplosione del 2016 nell’East Kalimantan e quella del 2011 alla chiesa cattolica di sant’Anna e in due luoghi di culto protestanti a East Jakarta. 

Una allerta che è cresciuta dal 7 dicembre scorso, in seguito all’attentato compiuto da un kamikaze contro una caserma di polizia a Bandung, che ha causato la morte di un agente. Diversi esperti e analisti ritengono che l’attacco sia opera di cellule sotterranee che hanno compiuto “prove preparatorie” sul terreno, prima di colpire in modo “più ampio e disastroso” in occasione delle celebrazioni natalizie. Per il momento non vi sono allerte ufficiali o comunicazioni di emergenze, ma dietro le quinte è massima l’allerta per il timore di violenze, confermato dal dispiegamento delle famose unità “Densus 88” in prima linea nella lotta al terrorismo. 

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