25/03/2014, 00.00
NEPAL
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"Acqua per tutti", scalare l'Everest per sensibilizzare il mondo

di Christopher Sharma
Imprenditori, attivisti e filantropi - fra cui Steve Obbayi, determinato a divenire il primo kenyota sulla vetta del mondo - sono pronti per salire sul monte himalayano e sostenere il "Water for the World Act", decreto legge americano che cerca di aumentare gli investimenti nel campo idrico e igienico in tutto il mondo.

Kathmandu (AsiaNews) - Una scalata per sensibilizzare il mondo ed evitare che la questione idrica divenga una crisi da cui è impossibile uscire. Con questo spirito un gruppo di imprenditori, filantropi e attivisti di diversa nazionalità si prepara in questi giorni a scalare l'Everest nell'ambito della campagna Trek4Toilets. Si tratta di un'iniziativa che mira a sostenere il Water for World Act, decreto legge bipartisan allo studio del Congresso americano che sostiene gli investimenti nel campo idrico ed igienico in tutto il mondo.

Dawa Sherpa, uno degli scalatori nepalesi che accompagnerà il gruppo, spiega: "I partecipanti vengono da Stati Uniti, Asia, Medio Oriente e persino Africa. È un modo per dimostrare che il movimento per l'acqua e per l'igiene è globale, e che i temi sono universali e dovrebbero essere garantiti a tutti". Fra gli scalatori c'è anche Steve Obbayi (v. foto), determinato a divenire il primo kenyota sulla vetta del mondo, che porterà sul picco il banner dell'iniziativa per dimostrare che si tratta della priorità "più alta" per il mondo.

Proprio Obbayi aggiunge: "Ho incontrato diversi deputati americani per parlare loro dell'Act. Si tratta di un investimento fruttuoso per tutti, dato che investire in campo idrico rende 5,5 dollari per ogni dollaro speso. Il sostegno è incredibile: oltre ai deputati di entrambi gli schieramenti sono con noi anche la Croce Rossa americana e il Wwf. Ma una deputata mi ha colpito, dicendomi che le crisi nel mondo sono troppe per poter pensare all'acqua".

È chiaro, continua lo scalatore, "che le tensioni in Siria, con la Russia, per l'economia sono enormi e pressanti. Ma nella storia del mondo ci sono sempre crisi urgenti, interne e internazionali. Se ci concentriamo oggi sul problema dell'acqua, che milioni di persone non hanno e continueranno a non avere se non agiamo subito, eviteremo una crisi mondiale da cui non sarà possibile uscire".

Il problema non riguarda solo l'acqua potabile, ma proprio l'accesso all'acqua pulita. Secondo i dati delle Nazioni Unite, nel mondo ci sono 2,5 miliardi di persone che non hanno la possibilità di usufruire di acqua pulita e sicura. Migliaia di bambini contraggono ogni giorno malattie collegate alla mancanza di igiene, e centinaia ne muoiono nell'indifferenza generale. 

 

 

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