23/08/2025, 09.43
SRI LANKA
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Colombo: tassisti in piazza contro le patenti ‘facili’ agli stranieri

di Arundathie Abeysinghe

Con un provvedimento il governo ha favorito il rilascio del documento all’arrivo allo scalo internazionale di Katunayake. Dopo gli attentati alle chiese del 2019 e la pandemia di Covid, il settore del turismo registra una fragile ripresa. Per gli operatori la norma rischia di affossare i lavoratori del settore autonomo. 

Colombo (AsiaNews) - Nelle ultime settimane il governo dello Sri Lanka deve affrontare una serie di scioperi e agitazioni in diversi settori. L’ultimo è partito da un gruppo di trasportatori che si auto-definisce “personale dei servizi di taxi turistici”, molti sono lavoratori autonomi. Fra le ragioni della protesta vi sarebbe la recente decisione dell’esecutivo di concedere la patente di guida agli stranieri, al loro arrivo all’aeroporto internazionale Bandaranaike (Bia) di Katunayake, sobborgo di Negombo. Questi fornitori di servizi hanno minacciato di paralizzare l’intero comparto del turismo, a meno che la decisione non venga revocata, a partire proprio dallo scalo internazionale, dove da anni opera una “mafia” in gran parte non regolamentata.

Dal 3 agosto scorso il ministero dei Trasporti e delle autostrade ha aperto uno sportello per il rilascio di patenti di guida temporanee ai visitatori stranieri all’aeroporto, con l’obiettivo di snellire il processo e migliorare l’iter di rilascio dei documenti. In precedenza, i turisti che arrivavano in Sri Lanka dovevano recarsi negli uffici del Motor Traffic Department a Werahera, nel distretto di Colombo, per ottenere una patente di guida temporanea. La nuova iniziativa mira dunque a risolvere gli sprechi di tempo e denaro causati dal precedente processo.

Secondo alcuni alti funzionari della Airport and Aviation Services (Sri Lanka) (Private) Limited “i turisti che arrivano in Sri Lanka possono ottenere la patente di guida temporanea immediatamente dopo l’atterraggio, rendendo più facile che mai esplorare l’isola". Un procedimento che consente al visitatore di programmare tempi e rotte degli spostamenti “senza dover pagare costi elevati per il trasporto”. In passato, proseguono i funzionari, si sono registrate “lamentele relative al fatto che ai turisti venivano addebitati prezzi esorbitanti per il trasporto, in particolare dai conducenti di tuk-tuk". "I turisti - conclude la nota - devono solo avere la patente di guida del loro Paese di origine con un periodo di validità di almeno un anno”.

Sujith Almeida, 52 anni, Anura Ratnayaka, 45, e Nishantha Alwis, 42, hanno condiviso con AsiaNews le ragioni della protesta e i problemi collegati alle politiche governative. “Siamo consapevoli - affermano - che le patenti internazionali sono una caratteristica comune nei viaggi moderni, ma vengono rilasciate solo per un periodo di tempo limitato. Tuttavia, non vengono rilasciate all’arrivo. Quello che è successo in Sri Lanka è che coloro che si avvalgono di questa agevolazione non lo fanno per comodità, ma per motivi economici. I turisti che visitano lo Sri Lanka attualmente non spendono molto, soprattutto le loro spese quotidiane sono inferiori, a volte, a quelle della popolazione locale. Il tentativo del governo di giocare con i numeri degli arrivi per turismo, con agevolazioni per l’esenzione dal visto, casinò, ora queste norme sulle patenti di guida, e persino piani per affittare isolotti agli stranieri, sono provvedimenti sconcertanti. Molto presto perderemo il nostro lavoro di autisti turistici”. 

“Dal 2019, a causa dell’attacco alle chiese a Pasqua, l’industria del turismo - spiegano - si è fermata e abbiamo dovuto lavorare con mezzi di fortuna perché non avevamo alternative valide. La maggior parte di noi aveva noleggiato veicoli per lavorare in questo settore e, non potendo pagare interamente il noleggio, i nostri veicoli sono stati sequestrati, anche se avevamo pagato il 50-75% del noleggio. Nel 2020 abbiamo subito un impatto simile a causa della chiusura dell’aeroporto e dei lockdown dovuti alla pandemia di Covid-19. Successivamente, a causa della carenza di carburante, il nostro settore ha subito gravi ripercussioni”. A partire dallo scorso anno si sono registrati alcuni lievi miglioramenti, tanto che gli operatori sono stati “in grado di riprendere, seppur in maniera graduale, la nostra attività”. Tuttavia, avvertono, “con la decisione del governo di rilasciare licenze temporanee, siamo nuovamente colpiti”.

Secondo alti funzionari del dipartimento del Traffico automobilistico “tra il 3 e il 7 agosto, sono state rilasciate in totale 1.338 licenze a turisti stranieri” gli uffici aeroportuali preposti. Per gli esperti di economia Navin Semasinghe e Sujani Kahawita il governo “anche se non può essere ricattato dalle minacce dei sindacati, è sicuramente consapevole dell’impatto economico sui piccoli imprenditori che vivono di questo settore”. “Le ripercussioni sociali sulle comunità locali si stanno già facendo sentire, soprattutto nelle città costiere del sud e dell’est” avvertono. Per questo, l’esecutivo “farebbe bene a tenere sotto controllo questo crescente malcontento, affinché l’industria del turismo con il suo indotto multimilionario - concludono - non esploda in faccia al Paese”. 

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