20/02/2023, 11.09
SRI LANKA
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Colombo, al via un progetto internazionale per ridurre la plastica nei mari

di Arundathie Abeysinghe

Si chiama Promise, è finanziato dall'Unione europea e coinvolge 30 Paesi, tra cui l'India come capofila. Della durata di quattro anni, ha l'obiettivo di ridurre l'inquinamento marino delle piccole e medie imprese locali, che non hanno i fondi per attuare politiche di economia circolare. A causa delle microplastiche gli stock ittici in Sri Lanka sono passati da 300mila a 53mila tonnellate.

Colombo (AsiaNews) - È pronto a partire nei prossimi giorni un progetto internazionale che, coinvolgendo 30 Paesi, ha l’obiettivo di ridurre i rifiuti di plastica provenienti dal trasporto marittimo e dalla pesca nel mare di Lakshadweep (anche detto delle Laccadive) che bagna la punta meridionale dell’India, le Maldive e lo Sri Lanka.

Finanziato dall’Unione europea attraverso il meccanismo Switch Asia, il progetto “Prevention of Marine Litter in the Lakshadweep Sea” (Promise), vedrà lo Sri Lanka come Paese partner e l’India come nazione capofila. Vi prenderanno parte diversi istituti governativi e organizzazioni legate al mondo del turismo. 

Chaminda Bandara e Rasith Malalasekera, attivisti ambientalisti, hanno spiegato ad AsiaNews che "lo Sri Lanka ha aumentato in maniera costante le importazioni di plastica, con oltre 500mila tonnellate metriche di plastica vergine all'anno, mettendo a dura prova il sistema nazionale di gestione dei rifiuti. Secondo i dati disponibili, ogni anno in Sri Lanka vengono gestiti in modo scorretto 1,59 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui quasi la metà finisce nei canali, nei fiumi e nell'Oceano indiano, con un forte impatto sugli ecosistemi marini”

Tuttavia, continuano gli esperti, “al momento solo il 33% di tutti i rifiuti di plastica è raccolto e di questo solo il 3% è riciclato a livello nazionale. Come conseguenza i piccoli raccoglitori e riciclatori hanno difficoltà a rispettare le linee guida ambientali e a generare valore aggiunto a causa degli elevati investimenti richiesti per adottare e attuare strategie di economia circolare. Anche il governo dello Sri Lanka ha introdotto misure per ridurre l'inquinamento della plastica e migliorare la gestione dei rifiuti, tra cui uno schema di responsabilità estesa del produttore per ridurre al minimo l'uso della plastica. L'inquinamento da microplastica è la causa principale del rapido declino degli stock ittici lungo le coste dello Sri Lanka: le risorse ittiche sono passate da 300mila a 53mila tonnellate".

Fonti dell’Autorità per la protezione dell’ambiente marino in Sri Lanka hanno chiarito che “Promise è un progetto quadriennale (iniziato nel 2020, terminerà nel 2024) che promuove il consumo e la produzione sostenibile di piccole e medie imprese. Il progetto mira a prevenire la dispersione in mare dei rifiuti provenienti da fonti terrestri e affronterà molte questioni marittime a breve e lungo termine”.

Già a dicembre anche l'Agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (Usaid) aveva lanciato un progetto quinquennale in Sri Lanka e nelle Maldive per ridurre la plastica monouso “diminuendo l'uso industriale della plastica e migliorando le pratiche di gestione integrata dei rifiuti solidi nei due Paesi”, hanno commentato i biologi marini Nimali Senanayaka e Randesh Gamlath. "Usaid sarà assistita dal settore privato, dalle ong e dalle comunità per ridurre, riutilizzare e riciclare i prodotti di plastica che minacciano la salute e l'ambiente degli srilankesi. Ogni minuto un intero camion di rifiuti di plastica è riversato negli oceani del mondo per un totale di circa 11 milioni di tonnellate all'anno, un problema importante che dovrebbe essere affrontato subito".

Secondo Jenny Correia Nunes, responsabile della cooperazione della delegazione Ue in Sri Lanka e nelle Maldive, "anche se l'inquinamento marino è un problema transfrontaliero, per effettuare una transizione verde e mantenere puliti i mari dobbiamo valutare soluzioni nazionali, considerato che l'economia dello Sri Lanka dipende in gran parte dai suoi ambienti marini e costieri". 

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