03/03/2004, 00.00
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Continua il coprifuoco dopo gli scontri religiosi

Il governo: nessun legame con i massacri in Iraq

Lahore (AsiaNews) –  La morte di altre 15 persone in due città distinte del Pakistan fa salire il bilancio dei morti negli scontri di ieri a 60 persone. A quanto riferito, gli attentati suicidi contro gli sciiti a Quetta, città pakistana ai confini con Uran e Afghanistan, ha causato la morte di almeno 45 persone. Si trattava di una processione di routine che gli sciiti compiono ogni anno in ricorrenza del lutto per la tragedia di Karbala avvenuta nel 680 d.C. Secondo alcuni testimoni oculari 3 kamikaze muniti di bombe a mano ed imbottiti di esplosivi si sono lanciati da un secondo piano sulla folla in processione. "Due bombe umane sono esplose mentre il terzo veniva catturato dalla polizia" ha riferito Abdulaali Tareen, sovrintendente della Polizia di Quetta. L'azione è stata seguita da una raffica di spari  con armi automatiche proveniente da palazzi circostanti. Una folla massiccia di oltre 10 mila persone prendevano parte alla processione. Le Forze dell'Ordine che scortavano la processione hanno risposto al fuoco.

Per motivi di sicurezza, la processione è stata subito fermata e vi è stata un'interruzione  nei rifornimenti di gas e di corrente elettrica dovuta ad un guasto. I due ospedali pubblici della città hanno dichiarato la morte di 45 persone mentre 27 fra i feriti destavano in gravi condizioni secondo quanto riferito dai medici. Fra i morti vi sono 5 uomini delle forze dell'ordine.

Il coprifuoco è rimasto in vigore per tutta la giornata di oggi e non vi è alcuna comunicazione circa la possibile revoca del divieto di circolazione per domani. "Anche in zone dove il coprifuoco non è stato imposto la circolazione per i civili è del tutto ferma" ha riferito ad AsiaNews una fonte locale.

Il capo degli sciiti Maulana Tarrabi ha chiesto il rilascio dei 25 giovani sciiti sottoposti al fermo da parte della polizia a causa dei disordini scoppiati in seguito all'attacco contro la processione. Il gruppo di teppisti inferociti hanno impiccato il fuoco in 40 negozi in una sede bancaria ed in una sala cinematografica. "Ci vorrà un po' di tempo. Il momento dei funerali sarà cruciale per quanto riguarda il mantenimento dell'ordine e del rispetto delle leggi", ha detto ad AsiaNews Ambroze John Francio, membro dell'Assemblea Provinciale del Baluchistan .

Rivolgendosi alla stampa il Ministro federale dell'Informazione  Shiekh Rashid, ha negato l'esistenza di qualsiasi legame in coincidenza con gli attentati in Iraq. Egli ha promesso che " I colpevoli verranno catturati ad ogni costo".

Nella stessa notte sono morte altre 15 persone in diverse città  situate in altre province: In Parachinar nella Provincia Nord-occidentale sono morti 13 donne e bambini sciiti nel corso del fuggifuggi seguito ad un guasto della corrente elettrica. Inoltre, due persone sono morte in un incendio scoppiato  a Phalia, una cittadina nella Provincia del Punjab.

Dal 1982 in poi,  data nella quale sono emersi le organizzazioni di militanti sunniti, la festa sciita dell'Ashura, che ricorre nel decimo giorno del mese di Moharram, è stata accompagnata da violenze di natura settaria. Questo incidente è una sfida alla lotta  del governo contro il terrorismo e contro il bigottismo religioso.(PJ)

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