19/07/2022, 10.35
BANGLADESH
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Dhaka: da domani tagli alla corrente contro la crisi energetica

di Sumon Corraya

Il governo ha deciso di imporre interruzioni per almeno un'ora al giorno per ridurre i costi del carburante. Al vaglio anche la possibilità di chiudere le stazioni di benzina. Secondo gli esperti queste misure provocheranno però un aumento della domanda.

Dhaka (AsiaNews) - In Bangladesh ci saranno a partire da oggi dei tagli alla corrente di almeno un’ora. Lo ha deciso il governo nel tentativo di ridurre i costi e arginare l’attuale crisi energetica del Paese. 

Le interruzioni si verificheranno tra le 10 e le 22. A uffici, tribunali, luoghi di culto è stato suggerito di limitare l’uso dell’aria condizionata, mentre negozi attività commerciali non potranno usare la corrente elettrica dopo le 20.

Le centrali alimentate a gasolio verranno temporaneamente chiuse, ma il governo sta prendendo in considerazione anche la possibilità di chiudere le stazioni di benzina per un giorno alla settimana e di ridurre gli orari di lavoro negli uffici. Ai funzionari statali potrebbe essere richiesto di limitare l’utilizzo delle auto private.

Tutte queste valutazioni sono state fatte ieri durante un incontro tenutosi nell’ufficio della premier Sheikh Hasina. Al meeting erano presenti il consigliere per l'energia, Tawfiq-e-Ilahi Chowdhury, e il ministro dell'Energia e delle Risorse Minerarie, Nasrul Hamid, insieme ai responsabili delle istituzioni governative competenti. ll ministro della Pubblica amministrazione Farhad Hossain ha dichiarato che il governo sta valutando anche di imporre il lavoro da casa: “L'orario d'ufficio potrebbe essere ridotto o si lavorerà da casa. Entro una settimana verrà presa una decisione affinché le persone non soffrano”.

I tagli alla corrente dovrebbero provocare una carenza di energia pari a circa 1.200 megawatt al giorno. La domanda di elettricità in Bangladesh è di 15mila megawatt e al momento la produzione massima riesce ad arrivare a 13mila.

Secondo gli esperti questo non produrrà un particolare risparmio economico: con la chiusura delle centrali a gasolio potrebbe aumentare l’uso di generatori (anch’essi alimentati a diesel), mentre l’annuncio della chiusura delle pompe di benzina potrebbe causare un incremento della domanda, con folle di persone determinate ad assicurarsi scorte sufficienti di carburante. Considerato inoltre che gli edifici governativi non sono efficienti dal punto di vista energetico, gli analisti ritengono che le misure del governo così poste non siano realistiche.

Il Bangladesh importa la quasi totalità del proprio carburante. La maggior parte viene utilizzato per i trasporti e il 34% per la produzione di energia. A causa dell’elevato prezzo del greggio, arrivato a oltre 100 dollari a barile, anche le centrali elettriche a benzina non sono in grado di funzionare a pieno regime. Molte centrali a gas sono state chiuse a causa della carenza del combustibile.

Nella regione, oltre allo Sri Lanka, da mesi di fatto in default, anche il Laos e il Pakistan stanno affrontando crisi energetiche caratterizzate da frequenti blackout. L’importazione di carburante è sempre più difficoltosa a causa delle scarse riserve di valuta estera.

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