29/11/2019, 13.07
COREA
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Dopo i test, il Nord è più vicino alla sua ultima arma

Si tratta di un imponente sistema missilistico a lancio multiplo, in grado di colpire gran parte della Corea del Sud. Ieri Pyongyang ha condotto il quarto collaudo. Gli esperti preoccupati da un sempre minore intervallo di tempo tra ogni singolo lancio.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord è vicina a rendere operativo un imponente sistema missilistico a lancio multiplo. A lanciare l’allarme l’indomani dell’ultimo test di Pyongyang sono esperti sudcoreani, che tuttavia sollevano dubbi sull’affidabilità e la precisione dell’arma. Ieri, il regime ha lanciato due missili a corto raggio dalla città di Yeonpo (provincia di Sud Hamgyong) verso il Mare Orientale. Secondo il Comando congiunto (Jcs) delle Forze armate sudcoreane, entrambi hanno volato per circa 380 chilometri ad un'altitudine massima di circa 97 km.

Quello di ieri era il quarto collaudo del sistema. Esso segue i test eseguiti il 24 agosto, il 10 settembre ed il 31 ottobre scorsi. Prima di ieri, gli esperti avevano notato poche differenze quanto a traiettorie di volo ed altitudini massime dei missili sparati; ma nell’ultima prova vi è stato un intervallo di tempo molto più breve, dal lancio del primo proiettile al secondo: questo è stato di soli 30 secondi, rispetto ai 17 minuti del test iniziale, 19 minuti del secondo e tre minuti nel terzo.

Shin Jong-woo, analista del Korea Defense Security Forum con sede a Seoul, dichiara: “Lo scopo principale dell'ultimo collaudo era verificare il sistema di fuoco continuo e l'intervallo di 30 secondi significa il Nord ha avuto abbastanza successo nel garantire le capacità richieste dal suo leader Kim Jong-un”. Il prof. Kim Dong-yup, della Kyungnam University, aggiunge: “Pyongyang sembra esser presto pronta per la produzione e lo spiegamento di massa del sistema”. Ma Shin sottolinea che nei quattro test i missili non miravano ad obiettivi specifici, prediligendo l’ampiezza della gittata. Gli esperti ritengono che i proiettili siano stati sparati da terra, con il lanciatore fissato al suolo. “Il Nord ha bisogno di ulteriori prove per verificarne la precisione, oltre a garantire che sia sufficientemente affidabile per l’utilizzo in operazioni sul campo”, conclude Shin.

Secondo analisti, il lanciatore è un calibro 600 millimetri. Tale caratteristica garantisce una gittata massima di circa 400 km, in grado di coprire la maggior parte della Corea del Sud. Questo sistema è uno delle cinque nuove armi che la Corea del Nord ha messo in mostra durante i 13 test condotti nel 2019. Questi sono ripresi a maggio scorso, dopo una pausa di 18 mesi e dopo il fallimento del secondo vertice tra Kim Jong-un ed il presidente statunitense Donald J. Trump. I due leader non sono riusciti a trovare un accordo su come abbinare la denuclearizzazione di Pyongyang ed il ritiro delle sanzioni di Washington. Le due parti hanno tenuto colloqui il mese scorso per la prima volta dopo la rottura, ma non sono ancora riuscite a produrre progressi tangibili.

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