16/11/2023, 10.38
BANGLADESH
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Elezioni, il Bangladesh fissa la data al 7 gennaio

di Sumon Corraya

L’annuncio della tornata elettorale a inizio 2024 non placa però le tensioni politiche e sociali in Bangladesh. Da fine ottobre sono 160 i roghi di auto, sedi di partito e stazioni della polizia appiccati in cui si contano anche diversi morti

Dhaka (AsiaNews) - È ufficiale: le elezioni per insediare la dodicesima Assemblea nazionale del Bangladesh si svolgeranno il 7 gennaio 2024. L'ultima data utile per la presentazione dei documenti per i partiti e i movimenti al Returning Officer è il 30 novembre, mentre i simboli sulle schede elettorali verranno assegnati il 18 dicembre. Gli elettori bengalesi saranno chiamati a esprimere la loro preferenza in 300 seggi dislocati in tutto il Paese. Ad annunciarlo è stato il commissario capo per le elezioni Kazi Habibul Awal mercoledì sera.

Nonostante ora ci sia una data per la tornata elettorale non si fermano gli attriti tra il primo ministro Sheikh Hasina che ha promesso elezioni libere ed eque, e il Partito nazionalista del Bangladesh guidato dall’arcinemico di Hasina, l’ex primo ministro Khaleda Zia, che afferma di non fidarsi del governo. Il partito oggi all’opposizione ha tenuto diverse manifestazioni in tutto il Bangladesh nelle ultime settimane per chiedere la nomina di un governo provvisorio apartitico per le elezioni, portando anche a scontri mortali che hanno accresciuto i timori di instabilità nella nazione dell’Asia meridionale.

L'11° Parlamento aveva preso avvio il 30 gennaio 2019 e il suo mandato termina ufficialmente il 29 gennaio dell'anno prossimo. “Ci possono essere divisioni ideologiche nella politica multipartitica del Paese. Ma se le differenze si trasformano in conflitto e violenza, l’instabilità che ne risulta può avere effetti negativi sul processo elettorale. Servono soluzioni. Come rappresentante della Commissione elettorale, chiedo a tutti i partiti politici di evitare conflitti e violenze e di trovare invece soluzioni pacifiche”, ha detto Kazi Habibul Awal.

Dopo che la Commissione elettorale ha annunciato mercoledì sera il programma, il segretario generale del BNP Ruhul Kabir Rizvi ha informato i media che il partito rifiuta il programma elettorale. Rizvi ha detto che, “ignorando le aspettative del Bangladesh, dell'opinione pubblica e della comunità internazionale, la commissione elettorale ha annunciato il calendario delle elezioni unilaterali. È impossibile per noi credere in elezioni libere sotto Hasina”. Rizvi ha concluso chiedendo che “Hasina si dimetta e che le elezioni si tengano sotto un governo provvisorio e apartitico”.
Dall’altro lato la formazione politica al governo, l’Awami League - al potere da 15 anni -, ha sostenuto che non esiste un’alternativa prevista dalla Costituzione alle elezioni così come sono state organizzate. In una conferenza stampa a Dhaka, il segretario generale dell'Awami League, Obaidul Quader, ha detto che “la commissione elettorale condurrà le elezioni secondo la Costituzione".

Dal 28 ottobre al 16 novembre, a causa della tensione politica si sono verificati almeno 160 incendi in tutto il Paese, di questi, 150 legati a roghi appiccati ad automobili, hanno riferito i vigili del fuoco e la protezione civile. Ma ad essere presi di mira sono stati anche uffici politici e i “gabbiotti” della polizia. La comunità internazionale intanto pressa il governo affinché garantisca “elezioni libere ed eque”.

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