16/05/2024, 00.01
KAZAKISTAN
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Gli aiuti della cooperazione Usa in Asia Centrale

di Vladimir Rozanskij

Ad Almaty si è tenuto il 13° Forum commerciale promosso da Usaid con i cinque Paesi della regione. Sottoscritti accordi per 10,8 milioni di dollari di crediti a imprese di settori strategici, come quello informatico e dell’energia verde, che daranno lavoro a oltre 8mila cittadini, con particolare attenzione alle donne, ai giovani e ai gruppi più emarginati.

Almaty (AsiaNews) - L’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha organizzato in questi giorni ad Almaty il 13° Forum commerciale Centroasiatico, sul tema “Integrazione commerciale: creare ponti globalmente”. L’ambasciata americana in Kazakistan ha definito l’iniziativa “una grande manifestazione commerciale che aiuta lo sviluppo della cooperazione, dell’imprenditoria e della politica economica della regione”. Negli anni precedenti, al Forum hanno partecipato oltre 10mila rappresentanti delle strutture statali e commerciali di 25 Paesi dell’Asia centrale e meridionale, dell’Europa e degli Usa, concludendo contratti per oltre 32 milioni di dollari.

Il Forum di Almaty è stato dedicato all’apertura di nuove prospettive interne ed esterne all’economia dei Paesi interessati, con sessioni per la digitalizzazione del sistema doganale, per il trasporto e la logistica, rispettando gli accordi commerciali locali e orientandosi sugli standard dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il direttore della missione regionale dell’Usaid, Luis Rivera, ha osservato che il successo del Forum è garantito dalla presenza costante dei politici, dei principali imprenditori e degli esperti nei vari settori interessati.

Sono state organizzate manifestazioni speciali per attirare un numero ancora maggiore di attori interessati al programma del Forum, con una grande mostra di articoli di ogni genere con 40 compagnie di tutti e 5 i Paesi dell’Asia centrale, nei settori dell’agricoltura, della produzione del tessile e della sartoria e di altri ambiti. Ad essa si aggiunge un’altra mostra pakistano-kazaca, per dimostrare il potenziale commerciale del Pakistan e dei possibili accordi internazionali che lo coinvolgono.

Vi è stato anche l’incontro regionale dei comitati nazionali per la semplificazione delle procedure commerciali tra i Paesi centrasiatici, con la partecipazione degli organi amministrativi dei Paesi interessati, responsabili per i controlli di frontiera, e anche molti rappresentanti del settore privato. Sono state verificate le mappe delle vie di comunicazione, tenendo conto delle tante trattative di definizione delle frontiere in queste zone, allo scopo di ottimizzare le diverse relazioni in questi settori.

L’incontro ha dato seguito a quello di Samarcanda dello scorso ottobre tra i ministeri nel formato 5+1, con la partecipazione dell’amministratrice dell’Usaid, Samantha Power, quando furono sottoscritti accordi di vario genere, a partire dall’attivazione dell’energia verde e la riduzione dei derivati dell'anidride carbonica, per passare alle nuove tecnologie e l’aumento della loro efficacia. Un altro argomento ha riguardato la semplificazione delle procedure commerciali, con la modernizzazione degli scambi alle frontiere, allargando l’utilizzo di protocolli comuni e automatizzati, nel rispetto delle regole dei singoli Stati.

Verranno stimolati gli investimenti nel settore privato, e l’Usaid si è accordato per concedere 10,8 milioni di dollari per avviare crediti su 100 imprese piccole, medie e grandi. Si tratta anzitutto di start-up affidate a rappresentanti dei gruppi sociali marginalizzati e attivi nei settori cruciali, come quello informatico e dell’energia verde, che daranno lavoro a oltre 8mila cittadini dei Paesi centrasiatici, con particolare attenzione alle donne, ai giovani e ai gruppi meno valorizzati della popolazione, proiettandoli sui lavori del XXI secolo.

1,5 milioni di dollari saranno destinati a un nuovo programma per il miglioramento della qualità dell’informazione su internet e sulla stampa, per sensibilizzare sulla disinformazione e sulla lotta contro di essa. Tutti i programmi insistono sulla trasparenza degli affari nei Paesi asiatici, fornendo tutte le tecniche innovative in possesso delle compagnie americane, per una maggiore integrazione tra Oriente e Occidente.

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