20/06/2022, 11.23
SRI LANKA-QUAD-CINA
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Il Quad in aiuto di Colombo: Pechino si agita

di Arundathie Abeysinghe

Usa, Giappone, India e Australia pronti a intervenire per evitare l’implosione economica dello Sri Lanka e una crisi umanitaria d’impatto regionale. Sotto accusa le politiche del presidente Rajapaksa, troppo piegato sulle posizioni cinesi. Per la Cina, l’impegno del Quad a favore di Colombo si “disperderà”.

Colombo (AsiaNews) – Si profila un ruolo più “proattivo" in Sri Lanka per il Quad (Quadrilateral Security Dialogue). Il forum di discussione tra Stati Uniti, Giappone, Australia e India è pronto a fornire aiuti al Paese, alle prese con la peggiore crisi politico-economica dell'era post-indipendenza.

Analisti economici e politici hanno detto ad AsiaNews che il premier nipponico Fumio Kishida e quello indiano Narendra Modi hanno concordato di lavorare insieme per assistere la nazione insulare. L'iniziativa del Giappone arriva nonostante il presidente srilankese Gotabaya Rajapaksa abbia cancellato nel settembre 2020 un progetto da 1,5 miliardi di dollari finanziato da Tokyo per costruire a Colombo una metropolitana leggera.

Lo scorso anno l’amministrazione Rajapaksa ha escluso poi Giappone e India da un progetto per lo sviluppo congiunto di un terminal container nel porto della capitale, causando forti tensioni diplomatiche. Gli attriti con Delhi sulla questione sono in parte spariti dopo che il  gruppo indiano Adani ha ottenuto un contratto per sviluppare un altro terminal nello stesso porto.

Dal punto di vista degli Stati Uniti, il Quad può contribuire a evitare l’implosione economica dello Sri Lanka, uno scenario che a sua volta potrebbe innescare una crisi umanitaria con impatti regionali più ampi e destabilizzanti. Il presidente della Commissione esteri del Senato Usa, Bob Menendez, ha rivelato lo scorso mese che Washington "sta preparando un sostegno economico a lungo termine" a Colombo, mentre Tokyo sta fornendo assistenza alimentare al Paese in crisi.

Secondo Menendez, il Quad potrebbe fare di più fornendo anche carburante, di cui c'è estremo bisogno, e offrendo supporto tecnico e consulenza nei settori della contabilità finanziaria, della sanità, della sicurezza alimentare e della politica macroeconomica.

Agli occhi di Washington, i Rajapaksa hanno portato lo Sri Lanka sull'orlo della rovina finanziaria e della catastrofe umanitaria. Mahinda Rajapaksa, prima come presidente e poi come primo ministro, ha condotto il Paese dritto nella “trappola del debito” cinese. Suo fratello Gotabaya non ha preso poi le misure economiche necessarie per evitare un default sul debito sovrano. Oggi cittadini dello Sri Lanka di ogni provenienza chiedono un cambiamento, a partire dalle dimissioni del presidente in carica.

Circa il 10% dei 51 miliardi di dollari di debito estero dello Sri Lanka è dovuto alla Cina, e Colombo sta faticando per ripagare alcuni dei prestiti concessi dalle banche cinesi. Analisti politici osservano che "i Rajapaksa sono visti come molto piegati verso la Cina", mentre la presenza cinese vicino alle coste indiane è considerata da Delhi "un grattacapo strategico".

Pechino vede con preoccupazione tutte le mosse del Quad, ritenuto da Xi Jinping l’embrione di una “Nato asiatica”. In riferimento all’attivismo del Quad riguardo allo Sri Lanka, il ministro cinese degli Esteri Wang Yi ha dichiarato che non mancano mai le idee che fanno notizia: "Sono come la schiuma dell’Oceano Pacifico o di quello Indiano, possono attirare l'attenzione, ma presto si disperdono".

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