18/12/2021, 08.40
MALAYSIA
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Il Sarawak al voto alla ricerca del benessere perduto

di Steve Suwannarat

Elezioni locali oggi nello Stato della parte settentrionale dell'isola di Borneo che dal 1962 aderisce alla federazione malese e dove solo il 25% della popolazione è musulmana. Pesano i dati economici che negli ultimi anni hanno visto il Pil locale arrancare e la povertà crescere tra le fasce più svantaggiate della popolazione.

Kuching (AsiaNews) - La popolazione del Sarawak, Stato della Malaysia che con il Sabah occupa la parte settentrionale dell’isola di Borneo, viene chiamata oggi alle urne per eleggere i propri rappresentanti nel parlamento locale di Kuching. È il dodicesimo appuntamento con il voto dall’adesione di questo territorio alla federazione malese, avvenuta nel 1963.

Le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 si aggiungono in questa occasione alle difficoltà già abituali per molti iscritti nelle liste elettorali, soprattutto nelle aree meno favorite dalle vie di comunicazione. Diritti costituzionali, autonomia e parità di sviluppo nel contesto del Paese restano questioni pressanti, in questo vero e proprio caleidoscopio di etnie e fedi. Solo il 25% della popolazione di Sarawak è di etnia malese e fede musulmana, un altro 25% è di origine cinese; il resto è formato da indiani e da un mosaico di etnie autoctone complessivamente note come Dayak, la più nota tra le quali è quella Iban. Il Sarawak è anche lo Stato più cristianizzato della Malaysia, con oltre il 42% di battezzati contro la media nazionale inferiore al 1%. I cattolici, 218 mila, sono suddivisi tra l’arcidiocesi di Kuching e le diocesi di Miri e Sibu.

Saranno soprattutto le proposte socio-economiche a orientare le scelte degli elettori nel voto di oggi. Per esempio quella in favore di un reddito minimo equivalente a 354 dollari Usa al mese per il quale si è dichiarata disponibile la coalizione di governo uscente, Gabungan Parti Sarawak, che ha promesso uno sviluppo accelerato entro il 2030.

Se dunque nella Malaysia continentale la politica si gioca soprattutto sull’assedio alla coalizione Barisan Nasional - che ha governato dall’indipendenza e che l’opposizione accusa di atteggiamenti illiberali, corruzione e favoritismo verso la maggioranza malese e musulmana - nel Sarawak il confronto è soprattutto tra le diverse personalità e proposte di sviluppo.

La crescita del Prodotto interno lordo locale è stata mediamente dello 0,9% nell’ultimo quinquennio, contro il 2,7% dell’intero Paese. Il tutto mentre si è registrata una crescita della povertà tra il 40% della popolazione che vive in condizioni più svantaggiate. Il tasso ufficiale di disoccupazione è salito dal 3,1% del 2019 al 4,3% dello scorso anno, mentre sempre nel 2020 la pandemia ha contribuito al calo del 7,1% del Pil. In buona sostanza, nell’assegnare il proprio voto ai 349 candidati in lizza per gli 82 seggi dell’assemblea, gli elettori (1,25 milioni su quasi 3 milioni di abitanti) si aspettano di recuperare benessere e tempo perduto.

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