01/10/2019, 11.46
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Il mondo diviso sulla Cina: paura e sospetto

Oggi è il 70mo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Centro studi Usa pubblica l’ultimo rapporto sulla considerazione che 32 Paesi hanno della Cina. Il regime comunista incassa giudizi negativi dalla maggior parte dei suoi vicini nella regione Asia-Pacifico.

Washington (AsiaNews) – La maggior parte del mondo concorda sul fatto che negli ultimi anni l'influenza della Cina sulla scena mondiale sia cresciuta in modo notevole, ma ciò non si è necessariamente tradotto in opinioni favorevoli sul gigante asiatico. È quanto emerge dall’ultimo Global Attitudes Survey del think tank statunitense Pew Research Center.

Specializzato su tematiche sociali, il centro studi con sede a Washington ha diffuso la sua ultima analisi ieri, vigilia del 70mo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Nei 32 Paesi del mondo presi in esame, il documento afferma che Pechino gode di una buona considerazione per il 41% dei cittadini; il 37% dichiara invece di avere un'opinione sfavorevole.

La reputazione della Cina in gran parte dell'Europa occidentale è, a conti fatti, negativa (tabella). Gli abitanti dell'Europa centrale ed orientale sono più divisi nelle loro valutazioni. Le opinioni avverse predominano sia negli Stati Uniti che in Canada, dove rispettivamente il 60% e il 67% dei cittadini guarda a Pechino con sospetto. In entrambi i Paesi, questa è l'opinione più sfavorevole sulla Cina mai registrata dal Centro. Gran parte delle nazioni di Medio Oriente, America Latina e Africa subsahariana hanno un’impressione favorevole.

La Cina incassa giudizi negativi dalla maggior parte dei suoi vicini nella regione Asia-Pacifico. In Giappone, l'85% dei cittadini afferma di non avere simpatie per la Cina: Tokyo è la più negativa tra tutti i Paesi analizzati. Più della metà in Corea del Sud (63%), Australia (57%) e Filippine (54%) condividono questo sentimento.

Lo studio del Pew Research Center sottolinea anche che la stima verso la Cina sta diminuendo in tutta la regione ed è vicina ai minimi storici in ciascuno dei Paesi analizzati. In Indonesia, rispetto allo scorso anno essa ha registrato un calo di 17 punti percentuali, che diventano 37 se si prendono in considerazione i dati del 2002. I ricercatori hanno riscontrato la stessa tendenza nelle Filippine (-21% rispetto a 17 anni fa), Corea del Sud (-32%) e Giappone (-41%).

Con il 71% di favorevoli, i russi si distinguono per avere la visione più positiva della Cina. Secondo il centro studi, i giovani sono più propensi a guardare Pechino con favore. In 20 Paesi, i cittadini di età superiore ai 50 anni sono più ostili rispetto alla fascia compresa tra i 18 ed i 29.

(Infographics: Pew Research Center).

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