Israele: capo Shin Bet si dimette. Ancora morti a Gaza City
Le notizie di oggi: esenzione dai dazi Usa per le Bibbie stampate in Cina. A Hong Kong liberati per fine pena quattro ex membri dell'Assemblea legislativa. Le autorità indiane hanno demolito le case di almeno 10 presunti militanti nel Kashmir, mentre continuano le accuse a Islamabad. Il premier Ishiba promuove il libero scambio tra Giappone e Vietnam, contro le guerre commerciali.
ISRAELE - GAZA
Il capo dell'agenzia di intelligence nazionale israeliana Shin Bet si è dimesso. Ronen Bar ha annunciato che lascerà la sua posizione il 15 giugno in un evento commemorativo, citando le responsabilità per l'attacco del 7 ottobre 2023. La decisione è arrivata dopo settimani di tensioni e scambi di recriminazioni con il primo ministro Benjamin Netanyahu, che lo aveva licenziato il mese scorso. Ma la Corte Suprema aveva sospeso l'iniziativa. Intanto, continuano i bombardamenti a Gaza: altri 12 palestinesi sono morti, tra cui bambini, a Gaza City.
USA-CINA
Il governo Trump ha deciso che Bibbie e libri religiosi stampati in Cina resteranno esenti dai dazi doganali, rassicurando così gli editori cristiani americani. La Cina è infatti il principale produttore mondiale di Bibbie. L'esenzione evita un rincaro dei costi e una possibile carenza di Bibbie, ma rimane la preoccupazione per la vulnerabilità della catena di fornitura globale. Per questo gli editori del mondo evangelical americano stanno pensando a una maggiore diversificazione della produzione per ridurre i rischi futuri.
HONG KONG
Quattro ex deputati dell'opposizione di Hong Kong - Claudia Mo, Kwok Ka-ki, Jeremy Tam e Gary Fan - sono stati liberati dopo aver scontato parte della pena inflitta sotto la contestata Legge sulla Sicurezza Nazionale. Arrestati nel 2021 e condannati nel novembre 2024 a quattro anni e due mesi per aver organizzato elezioni primarie non ufficiali, hanno ottenuto il rilascio considerando il tempo già trascorso in carcere. Facevano parte del gruppo noto come "Hong Kong 47".
INDIA-PAKISTAN
Le autorità del Kashmir amministrato dall'India hanno demolito le case di almeno 10 presunti militanti e arrestato diverse persone per interrogatori mentre continuano le indagini sulle uccisioni della scorsa settimana di 26 persone. Le forze di sicurezza indiane hanno usato esplosivi per distruggere le proprietà. Secondo quanto riferito, almeno una era collegato a un nome sospetto legato all'attacco. L'India accusa il Pakistan di sostenere i militanti dietro le uccisioni, ma Islamabad respinge le accuse.
GIAPPONE-VIETNAM
In visita in Vietnam, il premier giapponese Shigeru Ishiba ha parlato dei benefici del libero scambio, definendolo essenziale per la stabilità globale. Di fronte alla guerra dei dazi tra USA e Cina, ha sottolineato la necessità di mantenere un ordine economico aperto. Con il leader vietnamita To Lam ha discusso su come rafforzare la cooperazione bilaterale per ridurre la dipendenza dai mercati statunitensi, alla luce delle nuove tariffe.
UE-ARMENIA
La rappresentante della Ue per gli esteri e le politiche di sicurezza l’estone Kaja Kallas, ha incontrato a Roma il presidente dell’Armenia, Vaagn Khačaturyan, preparando la sua stessa visita a Erevan e confermando la “la decisa intenzione della Ue per l’approfondimento delle relazioni con l’Armenia”, discutendo degli sforzi per la normalizzazione con l’Azerbaigian.
UZBEKISTAN
Sono sempre più frequenti in Uzbekistan i casi di morte in seguito ad operazioni di chirurgia plastica, l’ultimo nei giorni scorsi a Fergana, dove una paziente 33enne è morta in seguito ad una operazione al naso nella clinica privata Doctor A, aperta di recente come altre strutture sanitarie uzbeke, e la procura sta conducendo indagini in tutto il Paese.
17/11/2016 15:16
16/11/2020 12:08