07/06/2023, 11.39
INDONESIA
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Jakarta: i 125 anni di missione delle suore Sjmj, oggi dono anche per l'Olanda

di Mathias Hariyadi

L’arcivescovo di Jakarta card. Ignatius Suharyo ha presieduto il rito dei voti delle nuove novizie. Il porporato le ha esortate a proseguire nell’annuncio come una barca che “salpa e naviga” verso aree remote. Dall’Olanda dove sono nate, oggi il cuore della missione è in Indonesia. Un cambiamento segnato dall’invio di alcune suore nel Vecchio continente per rilanciare la congregazione.

Jakarta (AsiaNews) - La pronuncia dei voti di nove novizie nella messa presieduta dall’arcivescovo di Jakarta, card. Ignatius Suharyo, è stato il momento centrale delle celebrazioni dei giorni scorsi per i 125 anni di attività missionaria in Indonesia delle suore della Società di Gesù, Maria e Giuseppe (Sjmj). In questo mese di giugno ricorre l’anniversario della loro presenza nel Paese, occasione per ricordarne le opere e il servizio con una celebrazione “semplice ma partecipata” nella parrocchia di sant’Ignazio da Loyola, nel centro della capitale. 

A concelebrare la funzione eucaristica per le suore della Beata Vergine Maria vi erano i sacerdoti p. Johnny Luntungan e p. Setya Gunawan, che hanno consegnato l’anello e la croce a ciascuna delle novizie. Una occasione di festa per l’istituto religioso femminile nato in Olanda nel 1898, presente in tre province indonesiane (Makassar, Manado e Jakarta) e la cui casa casa generalizia oggi sorge a Wates, regione speciale di Yogyakarta, nello Java centrale. 

Durante l’omelia il card. Suharyo ha reso omaggio allo spirito missionario e alla loro vocazione che le spinge a diffondere la parola di Dio e a portare il Vangelo nelle aree più remote dell’arcipelago. Il porporato ha ricordato una volta di più il tema scelto per i 125 anni di missione, che recita: “Navigando verso la missione, per proclamare la misericordia di Dio”. “Lasciate che la vostra nave possa salpare e navigare - ha sottolineato l’arcivescovo - in qualsiasi area remota in cui sarete chiamate a proclamare l’amore misericordioso di Dio”. 

La congregazione può contare sulla presenza di oltre 300 religiose sparse nelle tre province, un numero consistente che fa della Sjmj la più numerosa e “potente” del Paese, grazie alle molte opere nella pastorale sociale, nella sanità e nell’educazione. Fra le ultime, la nascita di una Bukit Doa (un santuario dedicato alla preghiera) e un centro vocazionale femminile nell’isola di Lembata, nella provincia di East Nusa Tenggara (Ntt). 

Intervenendo alle celebrazioni la superiora generale suor Theresia Supiyati ricorda come, all’inizio, di 400 novizie che volevano diventare missionarie in Indonesia solo sei sono state scelte al termine del percorso. Oggi, invece, sono le suore indonesiane che vanno in missione in Olanda dove è nata la congregazione e dove “scarseggiano” le religiose - ne sono rimaste solo una decina e molto anziane - e le nuove vocazioni. Da qui anche la scelta di trasferire la casa generalizia dal cuore del Vecchio continente all’arcipelago indonesiano e una missione che cambia prospettiva: ad aprile di quest’anno, infatti, due suore indonesiane Sjmj sono state inviate in Olanda per “rilanciare la missione” laddove è nata 125 anni fa e “altre ancora ne saranno mandate nei mesi a venire”. 

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