14/11/2022, 12.39
INDIA
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La Giornata dei poveri tra gli ultimi del Karnataka

di Nirmala Carvalho

Seguendo l'invito di papa Francesco nella missione di Bidar le suore del Carmelo Apostolico hanno vissuto una giornata accanto alle vedove, ai malati di lebbra e agli spazzini tradizionalmente tenuti ai margini della società. La superiora: "Il modo migliore per aiutare è dare una mano a rialzarsi".

New Delhi (AsiaNews) - La Giornata mondiale dei poveri, voluta da papa Francesco, è stata vissuta domenica 13 novembre anche in tante realtà cattoliche dell’India. Un esempio significativo è il gesto compiuto dalle suore del Carmelo Apostolico della missione di Bidar, nello Stato indiano del Karnataka, che hanno concentrato la loro attenzione su tre gruppi di persone: le vedove, i malati di lebbra riabilitati e gli spazzini della municipalità di Bidar.

“Dopo un momento di preghiera insieme - racconta la superiora del convento, sr. Christine Misquith - le religiose hanno ascoltato le storie di queste persone e hanno proiettato un video su come la povertà si accompagni spesso a una ricchezza del cuore. In seguito abbiamo intrattenuto i gruppi con giochi, regalato cibo e un sari. È stato un momento di espressione di amore verso i poveri".

“Uno dei modi migliori per aiutare i bisognosi è dare loro una mano ad alzarsi - continua sr. Christine - piuttosto che una mano che elargisce l'elemosina. Dare loro sostegno morale e mostrare rispetto li rende consapevoli che qualcuno si preoccupa davvero di loro".

Sr. Nirmalini, superiora generale della congregazione del Carmelo Apostolico, aggiunge ad AsiaNews: "La nostra missione principale è l'educazione delle bambine, ma attraverso le nostre istituzioni le suore si occupano dei poveri come scelta di inclusione sociale. Adottano le baraccopoli e formano i bambini, aiutandoli a completare l'istruzione formale. Le donne sono coinvolte nella formazione di gruppi di auto-aiuto e vengono preparate allo sviluppo di competenze per diventare autonome e migliorare la propria vita familiare”.

Le suore svolgono anche attività di formazione gratuita per gli studenti più deboli che non hanno nessuno a casa che possa insegnare loro. “Quest'anno, seguendo la costante chiamata di Papa Francesco a raggiungere gli ultimi - aggiunge sr. Nirmalini - abbiamo deciso che nessun bambino lascerà le nostre scuole a causa del mancato pagamento delle rette. Inoltre ogni nostra comunità in India e all'estero ha adottato delle famiglie e le sta accompagnando, sia spiritualmente che materialmente, in tutti gli aspetti della loro vita”.

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