10/06/2016, 12.49
THAILANDIA
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La Thailandia è il primo Paese asiatico a debellare la trasmissione dell’Hiv tra madre e figlio

Lo ha annunciato l’Oms, secondo cui il risultato “è una conquista straordinaria”. Grazie ai controlli obbligatori alle donne incinte e alla somministrazione di farmaci antiretrovirali, Bangkok è passata da 1000 casi di trasmissione madre-figlio a 85. L’unico altro Paese al mondo senza contagi per gravidanza è Cuba. Nel Paese vivono 500mila sieropositivi.

 

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – La Thailandia è il primo Paese asiatico a debellare la trasmissione del virus Hiv dalla madre al figlio. L’annuncio è arrivato all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che plaude il raggiungimento di un risultato storico nella battaglia alla malattia di cui soffre ancora quasi mezzo milioni di thailandesi. L’anno scorso Cuba è stato il primo Paese al mondo ad ottenere questo successo.

L’Oms afferma che la routine di controlli della sanità thai e le cure mediche gratuite garantite a tutte le donne incinte sono state le cause di questa “conquista straordinaria”, che “dimostra al mondo che l’Hiv può essere sconfitto”. Se non curate, le madri sieropositive hanno dal 15 al 45% di probabilità di trasmettere la malattia al figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Assumere farmaci antiretrovirali in alcuni momenti cruciali della gravidanza riduce queste possibilità all’1%. La Thailandia è stata uno dei primi Paesi ad adottare questi farmaci nel 2000.

Il governo thai da anni combatte contro l’infezione da Hiv su scala nazionale. Il controllo di routine sulle donne incinte – anche migranti senza documenti – è svolto anche nelle aree remote del Paese. Secondo i dati di Bangkok, i bambini nati sieropositivi erano 1000 nel 2000, mentre lo scorso anno sono stati solo 85. Dal 1990 al ’93 la Thailandia era passata da 100mila contagiati a più di un milione, a causa dell’intenso traffico di schiavi sessuali.

Nei primi anni 2000 Bangkok ha lanciato una campagna per l’uso del preservativo, che però non ha dato i risultati sperati ed era stata criticata dall’Associazione dei medici cattolici. Negli ultimi anni, il Paese ha avuto un leggero innalzamento nel numero dei contagi per trasmissione sessuale e rimane uno dei Paesi con la maggiore diffusione del morbo.

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