19/06/2015, 00.00
ASIA
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Le Chiese dell’Asia sulla “Laudato sì”: un’enciclica pastorale prima che scientifica

L’arcivescovo di Manila invita fedeli, religiosi e non cristiani a studiare la lettera di papa Francesco. La Conferenza episcopale dell’India svilupperà tre programmi (diocesano, regionale e nazionale) per attuare i principi contenuti. La Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche ha organizzato quattro seminari di sensibilizzazione.

Manila (AsiaNews) – Una lettera enciclica “indirizzata a tutti gli uomini di buona volontà, che non finge di risolvere questioni scientifiche legate all’ambiente e al cambiamento climatico, ma che – piuttosto – offre un’analisi pastorale e un appello che si nutrono della Bibbia, della Dottrina sociale della Chiesa, dei pronunciamenti dei papi”. Così l’arcidiocesi di Manila, nella persona dell’arcivescovo Luis Antonio Tagle, saluta la “Laudato sì” di papa Francesco. Come il porporato filippino, tutta la Chiesa dell’Asia ha accolto con gioia il nuovo documento del pontefice.

“Insieme a papa Francesco – prosegue il card. Tagle – invito i fedeli, i religiosi e il clero di Manila a studiare, arricchirsi, discutere e meditare sui vari punti dell’enciclica. Invitiamo non cristiani, famiglie, educatori, politici, uomini d’affari, esperti, giornalisti, gruppo di consumatori, Ong e gruppi della società civile a studiare la lettera e le sue proposte”.

Il porporato chiede alla comunità filippina di prestare particolare attenzione a sei aspetti: “La restaurazione di una visione contemplativa del creato; l’importanza di credere nel Creatore; la riscoperta del ruolo dell’essere umano come custodi e non pseudo-proprietari della terra; il piano di Dio che i beni della terra siano condivisi da tutti; la connessione vitale tra ambiente e vita umana; una revisione coraggiosa delle politiche economiche, delle pratiche finanziarie, delle mentalità e degli stili di vita, verso i cambiamenti necessari per la cura della nostra casa comune, per elevare i poveri e dare gloria e pregare il Creatore”.

Nell’enciclica la Conferenza episcopale dell’India (Cbci) legge “un messaggio forte del Santo Padre”. Per questo, spiega p. Joseph Chinnayan, portavoce e vice-segretario generale, “vogliamo che raggiunga ogni individuo e ogni famiglia”. I vescovi cattolici del Paese hanno così deciso di sviluppare tre programmi legati tra loro – a livello diocesano, regionale e nazionale – per diffondere e far conoscere la lettera papale.

“A livello diocesano – sottolinea – vedremo come ogni famiglia recepirà il contenuto dell’enciclica, affinché ciascun membro possa dare il suo contributo. A livello regionale, verranno organizzati dei programmi adeguati alla situazione ecologica dell’area. A livello nazionale, stiamo progettando un simposio sul tema del cambiamento climatico”.

La Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc) studierà la “Laudato sì” attraverso il Climate Change Desk, di recente creazione. Quattro seminari – per il sud, il sudest, l’est e il centro dell’Asia – sono già stati organizzati per sensibilizzare le comunità sulle ragioni scientifiche e morali di proteggere la creazione di Dio. In futuro, la Fabc punta a creare un ufficio dedicato al cambiamento climatico in ciascuna Conferenza episcopale nazionale.

(Ha collaborato Shafique Khokhar)

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