Macao, primo arresto con legge sulla sicurezza nazionale: in custodia un ex deputato pro-democrazia
Le autorità dell'ex colonia portoghese hanno arrestato Au Kam San, accusandolo di “collusione con entità straniere” ai sensi dell’articolo 13 della legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino. Secondo la polizia, l’ex deputato avrebbe fornito “informazioni false e sediziose” a gruppi anti-cinesi dal 2022. L’arresto avviene in un clima di crescente repressione: a maggio 2023 la città ha ampliato il raggio delle leggi sulla sicurezza, mentre alle elezioni legislative di settembre 12 candidati – tra cui un deputato in carica – sono stati squalificati.
Macao (Asia News) - Anche a Macao c’è stato il primo arresto ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino: mercoledì 30 luglio è stato preso in custodia l’ex deputato pro-democrazia Au Kam San con l’accusa di aver stretto legami con gruppi stranieri che minacciano la sicurezza della Cina.
Au Kam San, 68 anni, insegnante di scuola elementare e, fino al 2021, legislatore pro-democrazia dell'ex colonia portoghese, è stato arrestato dalla polizia giudiziaria e consegnato ai pubblici ministeri. Le accuse si basano sull'articolo 13 della legge sulla sicurezza nazionale, che riguarda la "collusione con entità straniere". Secondo le autorità, Au Kam San avrebbe fornito "una grande quantità di informazioni false e sediziose a un gruppo anti-cinese" per mostre pubbliche online e all'estero a partire dal 2022, e avrebbe "incitato all'odio" contro i governi di Macao e Pechino.
È inoltre accusato di aver diffuso disinformazione a vari gruppi, azione che, secondo la polizia, avrebbe disturbato le elezioni del 2024 e spinto alcuni Paesi stranieri a intraprendere azioni ostili contro Macao. La polizia non ha specificato i nomi dei gruppi coinvolti.
Au Kam San è noto per essere stato uno dei fondatori della New Macau Association, un'associazione che per anni ha rappresentato una delle poche voci a favore della democrazia in città. Come pilastro del piccolo campo di opposizione, ha dedicato anni della sua carriera politica a campagne su temi come il welfare sociale, la corruzione e la riforma elettorale, prima di decidere di non ricandidarsi nel 2021.
L'ex colonia portoghese è tornata sotto il dominio cinese nel 1999 secondo il modello "un Paese, due sistemi", e la città ha visto meno azioni di protesta rispetto a Hong Kong. Il picco dell'attivismo a Macao si è avuto nel 2014, quando circa 20mila persone scesero in piazza, anche con il contributo di Au Kam San, per protestare contro i privilegi per i funzionari governativi in pensione.
Tuttavia, dopo le grandi proteste a Hong Kong nel 2019, Pechino ha esteso un maggiore controllo anche su Macao. La città, conosciuta per l'ampia presenza di casinò vietati nella Cina continentale, ha ampliato il campo di applicazione delle leggi sulla sicurezza nazionale nel maggio 2023, con l'obiettivo dichiarato di prevenire le interferenze straniere.
Negli ultimi mesi si è registrato un clima di crescente repressione. A dicembre, l'ex giudice Sam Hou Fai è diventato il nuovo leader di Macao in una corsa elettorale senza oppositori, e questo mese 12 candidati alle elezioni legislative di settembre sono stati squalificati con l'accusa di non sostenere la mini-costituzione di Macao o di non aver giurato fedeltà alla città. Tra questi, anche il deputato in carica Ron Lam, che definito "ridicole" le ragioni dell'esclusione.
Secondo il portale di notizie online All About Macau, la polizia giudiziaria ha prelevato anche la moglie dell’ex deputato, Virginia Cheang, che ha dichiarato di essere stata ascoltata come testimone e di non conoscere i motivi dell'arresto del marito.
13/10/2020 11:36