Pakistan: carcere a oltre 100 membri del partito di Imran Khan per le proteste del 2023
Le notizie di oggi: la giunta birmana ha istituito un governo ad interim in vista delle elezioni, ma con il generale Min Aung Hlaing a capo. Il presidente dell'Indonesia Prabowo Subianto ha concesso la grazia a due oppositori politici. In Cina ancora morti per piogge e inondazioni, 31 in una casa di riposo per anziani. Israele ha lanciato un massiccio attacco aereo in Libano contro siti di Hezbollah.
PAKISTAN
Il Pakistan ha condannato al carcere 108 membri del partito dell’ex primo ministro Imran Khan per il coinvolgimento nelle violente proteste contro l’esercito del 2023. A maggio 2023 erano scoppiate in tutto il Paese dopo l’arresto di Khan da parte delle forze di sicurezza, per accuse di corruzione. Le autorità avevano già emesso decine di condanne dal 2023, ma le nuove - tra cui 10 anni al leader dell’opposizione Omar Ayub Khan - rappresentano un duro colpo per il partito di Khan, il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), che ha commentato la decisione come un "fatto così triste e vergognoso".
MYANMAR
La giunta militare birmana ha formalmente trasferito il potere a un governo ad interim, in vista delle elezioni, che per i militari saranno "democratiche", previste tra dicembre e gennaio. Il generale Min Aung Hlaing mantiene il controllo del Paese col ruolo di presidente ad interim. Istituita anche una commissione speciale incaricata di sovrintendere alle elezioni. La mossa non comporta alcun cambiamento significativo nel Paese. Lo stato di emergenza è stato revocato, ma può essere imposto in specifiche municipalità, come avviene per la legge marziale.
INDONESIA
Il presidente dell’Indonesia, Prabowo Subianto, ha concesso la grazia a due rivali politici - un ex ministro del commercio e un esponente di spicco di un partito d’opposizione - poche settimane dopo che entrambi erano stati condannati al carcere. Sono Hasto Kristiyanto, segretario generale del Partito Democratico Indonesiano di Lotta (PDIP), il maggiore in parlamento, e Thomas Trikasih Lembong, ex ministro del commercio. Prabowo avrebbe agito in vista delle celebrazioni per l’indipendenza dell’Indonesia previste ad agosto.
CINA
Le piogge estreme e le inondazioni che hanno colpito il nord della Cina hanno causato almeno 60 morti, di cui 31 in una casa di riposo per anziani. A Pechino, alle prese con l'alluvione più letale da anni, 44 persone sono morte nell’ultima settimana. Altre 31 risultano disperse nella capitale e nella vicina provincia di Hebei, secondo le autorità. Le piogge torrenziali sono iniziate una settimana fa e hanno raggiunto il picco lunedì nell’area di Pechino e nelle province circostanti.
GAZA - ISRAELE - LIBANO
L’esercito israeliano ha lanciato una massiccia serie di attacchi aerei sul Libano, nell’ennesima violazione del cessate il fuoco concordato lo scorso novembre con Hezbollah. Sarebbero almeno sette i raid aerei che hanno colpito cittadine nella Valle della Bekaa e nella regione montuosa di Baalbek, nell’est e nord-est del Paese, lontano dal confine con Israele. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha parlato di "violenta offensiva" contro "il più grande sito di produzione di missili" di Hezbollah. Intanto, l'Onu ha diffuso un video che mostra proiettili cadere vicino ai palestinesi in attesa di aiuti nella Striscia di Gaza. L'Ufficio delle Nazioni unite per gli affari umanitari denuncia che gli spari sono stati esplosi da membri dell'esercito israeliano.
STATI UNITI - ASIA
Gli Stati Uniti inizieranno a imporre dazi fino al 41% sui partner commerciali, ha annunciato la Casa Bianca. Il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che aumenta le tariffe “reciproche” rispetto al tasso base del 10% su molte esportazioni di altri Paesi. Diversi partner asiatici hanno visto cambiare le proprie aliquote: al 40% per Laos e Myanmar, al 25% per l’India, e al 20% per Taiwan, Bangladesh e Vietnam. Malaysia, Cambogia e Thailandia, così come il Pakistan, sono stati inclusi con una tariffa del 19%. La Siria è stata colpita con l'aliquota più alta, pari al 41%.
RUSSIA
Come risulta da un sondaggio del centro Insap, legato all’Accademia delle Scienze di Russia, la maggioranza dei russi ha il desiderio di avere più di un figlio, ma per lo più sono pronti a realizzare questo sogno solo intorno ai 30 anni e non prima, con un calendario delle nascite che si sposta in avanti sempre più per l’età dei genitori, in contrasto con la propaganda statale.
22/05/2024 08:57
20/05/2024 08:58
03/05/2024 08:57