29/05/2017, 08.45
COREA DEL NORD
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Pyongyang lancia un altro missile nel mar del Giappone

Dure reazioni di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti. Il test mira a indebolire la volontà di dialogo intercoreano del presidente Moon Jae-in. E rappresenta una provocazione alle conclusioni del G7 in Italia che chiedono a Pyongyang l'immediato disarmo.

Seoul (AsiaNews) - Questa mattina la Corea del Nord ha lanciato almeno un missile balistico a corto raggio dalla sua costa orientale. La notizia è stata diffusa dall’esercito della Corea del Sud. Il missile è stato lanciato verso Est nei pressi di Wonsan, provincia di Gangwon, alle 5.39. "La distanza di volo è di circa 450 chilometri", ha dichiarato il ​​colonnello dell'esercito Roh Jae-cheon, portavoce dello Stato maggiore dell’esercito del Sud. Il Giappone ha confermato che il missile è caduto nelle sue acque territoriali e non ha escluso che la Corea del Nord possa aver sparato più missili in questa sua ultima provocazione.

Il presidente Moon Jae-in ha subito convocato il Consiglio di sicurezza nazionale che al termine della riunione ha diffuso un messaggio di avvertimento: "Gli atti provocatori continui della Corea del Nord accelerano soltanto il suo isolamento e provocano le forti reazioni dei nostri militari e della comunità internazionale”.

Il Ministero degli esteri di Seoul ha diffuso un proprio comunicato in cui dice che “il governo non tollera alcun tipo di provocazione e avrà una dura reazione”. "Il Nord dovrebbe interrompere immediatamente tutte le provocazioni e passare al percorso di denuclearizzazione il più rapidamente possibile", si legge ancora.

Il comando della difesa aerospaziale nordamericana (Norad) con base alle Hawaii ritiene che il lancio non costituisca una minaccia per l'America del Nord”. Il Comando Usa del Pacifico  ha garantito il proprio impegno per la sicurezza degli alleati nella Repubblica di Corea e in Giappone.

Un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato che il presidente Usa Donald Trump è stato anche informato sulla provocazione del Nord. "Questo lancio di missili balistici da parte della Corea del Nord è estremamente problematico per la sicurezza del trasporto aereo ed è una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", ha dichiarato il segretario del governo giapponese Yoshihide Suga.

Il missile in questione è di tipo Scud, a  combustibile liquido ed ha una portata fra i 300 e i 500 chilometri. Ma sarebbe in fase di sviluppo una variante, chiamata Scud-ER (gamma estesa), in grado di viaggiare fino a mille chilometri. Ciò significherebbe che il Giappone è alla sua portata.

Il primo ministro del Giappone Shinzo Abe ha promesso di agire insieme ad altre nazioni per scoraggiare le ripetute provocazioni di Pyongyang. "Come abbiamo concordato nel recente G7, la questione della Corea del Nord è una priorità assoluta per la comunità internazionale ", ha spiegato.

La settimana scorsa il Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud aveva annunciato di voler contattare il Nord per la fornitura di zanzariere e repellenti per insetti. Una mossa considerata come il riflesso della volontà dell'amministrazione di Moon di riaprire il dialogo con il Pyongyang, nonostante le aumentate tensioni militari.

"Il governo risponderà fortemente a tutte le provocazioni nordcoreane, ma al tempo stesso stiamo cercando il modo di consentire scambi umanitari e civili senza compromettere la validità delle sanzioni internazionali", ha dichiarato un funzionario del ministero la scorsa settimana.

Dopo il G7 in Italia nel fine settimana, i leader del gruppo hanno accertato che la Corea del Nord "pone sempre nuovi livelli di minaccia di grave natura alla pace e alla stabilità internazionali". Essi hanno invitato il Nord a "rispettare immediatamente e pienamente tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu, e ad abbandonare tutti i programmi missilistici nucleari e balistici in modo completo, verificabile e irreversibile".

Ma la Corea del Nord ha ripetutamente sfidato le risoluzioni delle Nazioni Unite che vietano l'attività nucleare e missilistica e ha intensificato i suoi test negli ultimi mesi. Pyongyang afferma che il suo programma di armi è necessario per contrastare l'aggressione statunitense. La Corea del Nord ha una grande scorta dei missili a corto raggio, originariamente sviluppati dall'Unione Sovietica. Il segretario alla Difesa americano Jim Mattis ha detto che il conflitto militare con la Corea del Nord, se la diplomazia fallisse, sarebbe il peggiore mai visto: "Il regime nordcoreano ha centinaia di cannoni d'artiglieria e lanciagranate all'interno di una delle città più densamente popolate della Terra, che è la capitale della Corea del Sud". 

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