09/05/2024, 09.21
ASIA TODAY
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Seoul: scuse pubbliche di Yoon sulla moglie, mentre promette nuovi interventi per l'economia

Le notizie di oggi: Biden ammonisce Israele, niente armi offensive dagli Usa se inizia l'offensiva a Rafah. Dal 1 luglio in Cina la polizia potrà "perquisire" i dispositivi elettronici. Il Giappone apre alla caccia anche delle balene più grandi. Dopo la Russia anche in Kazakistan l'ostilità contro i migranti tagiki.

COREA DEL SUD

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol si è scusato pubblicamente per quella che ha definito la "condotta poco saggia" della first lady Kim Keon Hee, durante una conferenza stampa per il secondo anniversario della sua presidenza. Il riferimento è alle accuse emerse dopo un video circolato online che mostra la first lady accettare una borsa di Christian Dior. Lo scandalo è stato per mesi un grattacapo per l'amministrazione Yoon, uscita poi pesantemente sconfitta dalle elezioni parlamentari del 10 aprile. Nella conferenza stampa - la prima in due anni – il presidente sudcoreano ha anche riconosciuto che gli sforzi del suo governo per migliorare la vita dei cittadini sono stati insufficienti e ha promesso nuove misure per il rilancio dell’economia e il sostegno alla natalità in un Paese gravemente colpito dalla crisi demografica.

ISRAELE-STATI UNITI-GAZA

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato in un’intervista alla Cnn che la sua amministrazione non fornirà armi offensive a Israele se verrà lanciata l'operazione contro Hamas nelle zone popolate della città di Rafah a Gaza. Si tratta del più forte avvertimento finora lanciato in questo senso e sta provocando aspre reazioni in Israele. Il ministro degli Esteri Israel Katz ha reagito dichiarando che "Israele continuerà a combattere Hamas fino alla sua distruzione", mentre l’incendiario leader dell’estrema destra Ben Gvir stamattina ha scritto in un tweet: "Hamas ama Biden".  

CINA

Dal 1° luglio la polizia cinese avrà ampi poteri di perquisizione dei dispositivi elettronici, compresi smartphone e computer portatili, nell'ambito di una campagna nazionale volta a garantire la “sicurezza nazionale”. I documenti emessi dal Ministero della Sicurezza di Stato il 26 aprile autorizzano i suoi funzionari a raccogliere “dati elettronici” relativi a un'indagine, tra cui “messaggi di testo del telefono cellulare, e-mail, messaggi istantanei e chat di gruppo”, insieme a “documenti, immagini, audio e video, app e registrazioni di log” dai dispositivi elettronici.

GIAPPONE

Il governo giapponese aggiungerà le balenottere di grandi dimensioni all'elenco delle specie da cacciare a scopo commerciale. Il Giappone ha ripreso la caccia commerciale alle balene nelle sue acque territoriali e nelle zone economiche esclusive nel 2019, dopo essersi ritirato dalla Commissione baleniera internazionale (IWC). L'anno scorso il Giappone ha catturato un totale di 294 balene, ha dichiarato l'Agenzia per la pesca, che attualmente limita la caccia commerciale alle tre specie relativamente minori. Il consumo di balene in Giappone ha raggiunto un picco all'inizio degli anni '60, per poi diminuire quando altre carni sono diventate più facilmente disponibili.

THAILANDIA

Il primo ministro della Thailandia Srettha Thavisin ha ribadito ieri la sua intenzione di reinserire la cannabis tra le sostanze stupefacenti entro la fine del 2024. La Thailandia nel 2022 era stata uno dei primi Paesi in Asia a decriminalizzare l’uso della sostanza. Ma se l’intento originario era quello di favorirne l’uso medicinale, in assenza di una legge quadro a schizzare alle stelle è stato il consumo “ricreativo”.

RUSSIA

L’8 maggio si è tenuta la seduta pubblica a Ulan-Ude per discutere con la popolazione il progetto di apertura di una super-colonia penale di 162 ettari per 3000 persone nella periferia della capitale della Buriazia. Gli abitanti del quartiere interessato di Energetik non sono però riusciti a entrare nella sala, occupata preventivamente dai funzionari statali.

KAZAKISTAN-TAGIKISTAN

I migranti tagichi in Kazakistan lamentano di subire trattamenti simili a quelli della Russia, con continue perquisizioni, arresti e deportazioni, che riguardano anche chi è in possesso di regolare permesso di soggiorno, come dichiarano diversi migranti a Radio Ozodi.

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