Sri Lanka, presidenziali: da cattolici e anglicani l’appello per un leader ‘saggio e coraggioso’
In vista del voto del 21 settembre l’intervento della Conferenza episcopale dello Sri Lanka (Cbcsl) e del National Christian Council in Sri Lanka (Nccsl). Ai 38 candidati la richiesta di non illudere con favori o false promesse e il monito: “Servire, non essere servito”. L’importanza del voto, che è “prezioso” e non va sprecato col boicottaggio o la scheda nulla.
Colombo (AsiaNews) - “La nazione ha bisogno di un leader saggio e coraggioso, per portare quei cambiamenti al sistema a lungo attesi per sradicare la corruzione e i mali a essa legati”. È quanto afferma in una nota la Conferenza episcopale dello Sri Lanka (Cbcsl), invitando la popolazione alle urne in vista delle elezioni presidenziali in programma il prossimo 21 settembre. Un appello condiviso e rilanciato dal National Christian Council in Sri Lanka (Nccsl), secondo cui recarsi alle urne è un dovere civico da esercitare con responsabilità. Perché, come recita la Costituzione, la sovranità “appartiene al popolo”, essa è “inalienabile” e include “i poteri del governo e i diritti fondamentali” a tutela di ogni cittadino.
In vista della tornata elettorale, i vescovi si rivolgono poi ai 38 candidati presidenziali esortandoli a non illudere l’elettorato con favori e false promesse, valutando attentamente i collaboratori e quanti sono impegnati nella campagna in vista del voto. Inoltre, la Cbcsl invita tutti gli elettori registrati a esprimere il proprio voto per eleggere un leader “che governerebbe il Paese secondo ideali democratici e morali, basati sui valori delle quattro principali religioni dell’isola, rispettando anche l’etica culturale del suo popolo”.
Nel documento si legge che, come leader religiosi, “invitiamo i candidati alla presidenza a trovare ispirazione nel sacro assioma di Gesù: “Non per essere servito ma per servire” (Mc 10,45). È un invito a praticare il potere come servizio” prosegue la nota della Conferenza episcopale, che si rivolge poi all’elettore ricordando il desiderio di giustizia e l’importanza di inchieste accurate sull’esproprio di beni, i sequestri e le uccisioni a sfondo politico. Una ferita aperta in alcune zone in particolare, come nel nord e nell’est a causa degli anni di guerra, cui si uniscono i disordini civili nel sud e il massacro - ancora impunito - dei cristiani nella domenica di Pasqua del 2019. “Tutti i colpevoli devono essere individuati e perseguiti secondo le leggi del Paese e a nessuno deve essere permesso di interferire nel processo di ricerca della giustizia per le 274 vittime uccise e le circa 500 persone ferite, alcune in modo molto grave” concludono i vescovi.
Nel frattempo, anche il National Christian Council in Sri Lanka (Nccsl) è intervenuto sulle elezioni presidenziali rivolgendosi direttamente a candidati ed elettori, sottolineando 11 punti che riguardano questioni irrisolte a livello sociale, economico e politico. Il movimento cristiano esorta i votanti a studiare attentamente se i candidati sono coinvolti in procedimenti o illeciti penali, violazione dei diritti umani, episodi di razzismo, corruzione o violazione della legge elettorale. Nella nota sottolineano con forza l’importanza del voto, che è “prezioso”, per questo bisogna evitare scelte controproducenti “sebbene usate in passato” come il boicottaggio o il voto nullo, che qualcuno vorrebbe usare come atto di protesta.
“Questo è accaduto anche in passato. Il Nccsl riconosce che queste campagne possono essere basate sulla delusione e sulla frustrazione per l’indisponibilità e l’incapacità di coloro che sono stati eletti” osserva il movimento cristiano, soprattutto per minoranze o comunità emarginate. Tuttavia, aggiunge, guardando alle prossime elezioni è importante che esse “offrano l’opportunità di un futuro migliore per tutti i cittadini” che, per questo, devono usare le urne “per garantire che alla carica più importante sia chiamata la persona migliore”. Fra i firmatari del documento vi sono fra gli altri il presidente Nccsl, i vescovi e leader anglicani, la Chiesa metodista, quella battista, i presbiteriani, l’Associazione giovani donne cristiane e il Collegio teologico di Lanka.
14/06/2013
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