02/12/2003, 00.00
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Una nuova Bibbia in lingua turca per tutti i cristiani

Ankara (AsiaNews) - Col nuovo anno liturgico cattolici, protestanti e ortodossi potranno usare una nuova Bibbia in lingua turca, un volume di 1827 pagine.

E' un avvenimento molto importante per la Chiesa in Turchia perché, per la prima volta, appare questa edizione completa, che inserisce anche i libri "deuterocanonici". Questi libri, testimonianze della storia ebraica (come i libri dei Maccabei) e della sapienza ebraica (Siracide, Baruc, ecc…) sono accettati dalla Chiesa cattolica e ortodossa, ma non dai protestanti in generale.

Quest'ultima edizione della Bibbia in turco è un passo notevole nel cammino del dialogo ecumenico verso l'unità. Gli stessi protestanti, che hanno curato la pubblicazione della Bibbia, hanno accettato di inserire i deuterocanonici, già tradotti in un libro a parte nel 1987 da p. Luigi Iannitto, francescano conventuale, da numerosi anni in Turchia. Sono stati inoltre aggiunti dei libri apocrifi:  quali il terzo e il quarto libro dei Maccabei, Ezra, il salmo 151, accettati da altre Chiese tradizionali (greco ortodossa, siriana giacobita e armena).

Grazie al reciproco spirito di apertura, si è così arrivati ad avere un "strumento" comune per tutti i 150 mila cristiani, ortodossi, cattolici e protestanti, di diversi riti, dispersi tra 60 milioni di abitanti del territorio turco.

La prima traduzione della Bibbia in Turchia avvenne sotto l'impero ottomano nel XVII secolo, durante il regno del sultano Mehmet IV per opera di Ali Bey. Essa è stata sempre ritenuta un prezioso contributo per la storia e la cultura locale. Per giungere alla stesura e alla pubblicazione con i caratteri arabi si è dovuto aspettare fino al 1827. Nel 1941, dopo che si è cominciato a scrivere la lingua turca in caratteri latini, vi è stata una nuova edizione. Negli ultimi 30 anni un comitato di biblisti e teologi hanno svolto studi e approfondimenti per adeguare la traduzione alla lingua turca, sempre più evoluta e moderna. Si è così giunti a una edizione "in lingua corrente", a opera della Chiesa protestante in Turchia. Ma tale traduzione era priva di 12 libri deuterocanonici, ritenuti "apocrifi" dai protestanti.

Cosa sono i libri "deuterocanonici"

Libri scritti nell'arco di tempo che precede la venuta di Gesù, durante gli anni "di silenzio" tra il libro di Malachia e l'annuncio della nascita di Giovanni il Battista,  i libri "deuterocanonici" si trovano, in tutto o in parte, nelle versioni greche dell'AT, ma non esistono riscontri in lingua ebraica o aramaica.

Per questo dalla chiesa protestante vengono ritenuti apocrifi [da apokryphos - termine greco che significa "nascosto"] e definiti dalla chiesa cattolica libri "deuterocanonici", ossia aggiunti al Canone (l'insieme dei libri riconosciuti sacri e autentici dalla Chiesa).

Solo nel 1546, durante il concilio di Trento, dopo molte incertezze, dubbi, riflessioni e discussioni sono stati definiti a tutti gli effetti libri ispirati da Dio.

I libri Deuterocanonici contengono, tra l'altro, testimonianze fondamentali per la storia ebraica (1 e 2 Maccabei) e un ricco materiale che rappresenta il meglio della tradizione sapienziale di Israele (Siracide, Baruc, il libro della Sapienza).

I libri o le parti inserite in altri libri deuterocanonici sono: Tobia, Giuditta, Ester greco (con l'aggiunta del "sogno di Mardocheo"), Sapienza di Salomone, Siracide o Ecclesiastico, Baruc, Lettera di Geremia, Supplementi a Daniele ("il cantico dei tre giovani", "Susanna e i vecchi", "Bel e il dragone"), 1 e 2 Maccabei, Esdra, Preghiera di Manasse.

Ma la Riforma protestante rigettò i libri deuterocanonici perché conservati solo nella Versione greca dei Settanta, perché non accettati dagli ebrei e perché troppo in linea con alcuni insegnamenti cattolici (opere buone, elemosine, digiuno, preghiera per i defunti, …), non compatibili con il  dogma protestante della "salvezza per sola fede". La Bibbia tedesca di Lutero (1522), pur riconoscendone l'utilità ed il carattere edificante, li pose in appendice.

I vari patriarcati ortodossi, pur non avendo mai preso alcuna decisione ufficiale o conciliare, hanno sempre incluso i libri deuterocanonici nelle loro Bibbie.  Di recente, solo alcune frange della chiesa russa ortodossa  hanno avanzato dubbi sulla loro canonicità, avvicinandosi così alle posizioni assunte in passato da ebrei e protestanti.  I libri deuterocanonici sono infine presenti (con l'aggiunta di alcuni ulteriori libri apocrifi) nelle Bibbie copte, armene, nestoriane, monofisite e giacobite. (M.Z.).

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