25/09/2025, 09.36
ASIA TODAY
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Xi all'Onu: Cina accelera sulle riduzioni di emissioni di gas serra

Le notizie di oggi: un piano in 21 punti su Gaza da annunciare col Qatar al centro dell'incontro di Trump con leader arabo-musulmani. Nuovo ministro degli Esteri della Thailandia alla Cambogia: allentiamo la presenza militare al confine. To Lam andrà a Pyongyang, prima visita di un leader vietnamita dal 2007. L'overtourism sta spingendo le scuole giapponesi a cancellare le gite scolastiche a Kyoto.

CINA

La Cina prevede di ridurre entro il 2035 le sue emissioni di gas serra del 7%-10% rispetto al picco massimo. Lo ha detto il presidente Xi Jinping intervendo con un messaggio in diretta da Pechino al vertice sul clima, ospitato dal Segretario generale dell'ONU António Guterres a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in una risposta indiretta alla parte del discorso di Trump che stigmatizzava le politiche verdi contro il cambiamento climatico. Finora la Cina si era sempre limitata arinviare alla scadenza molto lontana del 2060 l'obiettivo delle emissioni zero fissato dagli Accordi di Parigi per il 2035. Xi ha anche affermato che la Cina intende aumentare la propria capacità installata di energia eolica e solare a oltre sei volte i livelli del 2020 entro dieci anni, e portare la quota di combustibili non fossili nel consumo energetico interno a oltre il 30% entro il 2035.

GAZA-ISRAELE-STATI UNITI

Ci sarebbe un nuovo piano in 21 punti su Gaza che gli Stati Uniti si appresterebbero ad annunciare nei prossimi giorni insieme al Qatar in un gesto simbolicamente significativo dopo il raid israeliano su Doha. Il piano sarebbe il contenuto dell’incontro tra Trump e alcuni leader di Paesi arabi e musulmani svoltosi l’altra sera a New York a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Secondo quanto appreso dal quotidiano degli Emirati Arabi Uniti The National il piano prevederebbe un cessate il fuoco permanente e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi ancora detenuti, insieme a un ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza e un’amnistia per i funzionari di Hamas, qualora accettassero di lasciare l’enclave costiera. La proposta prevederebbe anche lo smantellamento della Gaza Humanitarian Foundation e l’affidamento della distribuzione degli aiuti alimentari all’ONU e ad altre organizzazioni umanitarie internazionali.

THAILANDIA-CAMBOGIA

Il nuovo ministro degli Esteri di Bangkok ha dichiarato che Thailandia e Cambogia dovrebbero ridurre la loro presenza militare lungo il confine condiviso e collaborare per allentare le tensioni. Appena entrato ufficialmente in carica insieme al primo ministro Anutin Charnvirakul, Sihasak Phuangketkeow ha sottolineato la necessità di rispettare il cessate il fuoco concordato tra i due Paesi al termine del conflitto durato cinque giorni a luglio. Parlando con i giornalisti nel suo primo giorno da ministro degli Esteri, ha affermato che la sua priorità è garantire la pace tra i due Paesi del Sud-est asiatico.

VIETNAM-COREA DEL NORD

Il segretario del Partito Comunista del Vietnam, To Lam, dovrebbe visitare la Corea del Nord il mese prossimo, secondo quanto riferito da due funzionari vietnamiti, segnando la prima visita in quasi 20 anni di un leader vietnamita a Pyongyang. I due Paesi comunisti mantengono stretti legami diplomatici, ma attualmente non hanno relazioni commerciali. L'ultima visita di un leader vietnamita in Corea del Nord risale al 2007, quando l’allora capo del Partito Comunista al potere, Nong Duc Manh, intraprese un viaggio di tre giorni nel Paese, segnando la prima visita da quella di Ho Chi Minh nel 1957. In un raro viaggio all'estero, Kim Yong-un si recò ad Hanoi nel 2019, nell'ambito di una visita il cui momento culminante fu il vertice con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, allora al suo primo mandato.

GIAPPONE

L'afflusso travolgente di turisti stranieri a Kyoto sta spingendo sempre più scuole giapponesi ad abbandonare l'antica capitale come tradizionale meta per i viaggi di istruzione. Secondo le statistiche cittadine nel 2024 sono arrivati 750mila studenti, contro gli 810mila dell’anno precedente. Gli insegnanti lamentano autobus e metropolitane affollati, code nei templi e nei santuari, oltre a prezzi di hotel e ristoranti raddoppiati o persino triplicati. Questo cambiamento sarebbe visto con disappunto da studenti e genitori che considerano la gita scolastica a Kyoto come un rito di passaggio.

GEORGIA-ONU

Il partito al potere del Sogno Georgiano ha inviato all’assemblea dell’Onu, per la sessione giubilare degli 80 anni dalla fondazione, il presidente Mikhail Kavelašvili, la cui legittimità non è riconosciuta dalle forze di opposizione filo-occidentali, al posto dei primi ministri intervenuti negli anni precedenti. La sua visita a New York costituisce la prima apparizione al di fuori dell’isolamento internazionale dopo 10 mesi dall’elezione. Parlerà in georgiano non conoscendo l’inglese.

RUSSIA

Il metropolita Tikhon (Ševkunov), ritenuto il “padre spirituale” di Vladimir Putin, ha diffuso un elogio dell’eroe e martire trumpiano Charlie Kirk, affermando che “nell’epoca della post-verità, del relativismo e del liberalismo militante, quando la realtà è costruita dai media e dalle reti social e il conformismo è diventato la norma, Kirk ha osato andare controcorrente, rifiutando i mezzi toni, i compromessi e gli imbrogli alla coscienza”.

 

 

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