22/06/2023, 12.09
COREA DEL SUD
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Yoon vuole un'Authority sull'etica digitale (mentre lancia Busan per Expo2030)

di Alessandra Tamponi

Dalla Sorbona di Parigi il presidente della Corea del Sud ha lanciato l'idea di un'istituzione globale sotto l'egida dell'Onu. Una proposta strettamente collegata alla candidatura coreana per l'Esposizione universale che - in una città riconosciuta tra le capitali della transizione digitale - avrebbe la "tecnologia per l'umanità" tra i suoi temi chiave.

Parigi (AsiaNews) - La Corea del Sud vuole l’istituzione di un’Authority internazionale per stabilire norme per l'ordine digitale. Lo ha detto ieri a Parigi il presidente Yoon Suk-yeol sottolineando il paradosso per cui le nuove tecnologie digitali migliorano la vita delle persone con la loro convenienza, ma allo stesso tempo rappresentano una minaccia per la libertà umana.

Il luogo da cui ha lanciato la proposta non è causale: Yoon ha fatto tappa nella capitale francese per partecipare all’assemblea generale del Bureau International des Expositions (BIE), dove ha illustrato la candidatura di Busan per l’Esposizione universale del 2030, obiettivo cruciale per la sua amministrazione fin dalla campagna elettorale che lo ha portato alla presidenza.

Busan deve vedersela con Roma e Riyad - le altre città candidate - in una scelta che avverrà a novembre. Nell’ultimo anno il presidente sudcoreano ha colto ogni occasione per promuovere la candidatura del suo Paese: l’esempio più recente è stato durante il Korea-Pacific Islands Forum. Il progetto coreano si regge su tre sottotemi chiave: " Sustainable Living with Nature " che si lega al tema del cambiamento climatico, " Technology for Humanity" che si lega - appunto - agli effetti collaterali derivanti dallo sviluppo tecnologico avanzato sulla specie umana, e " Platform for Caring and Sharing" per la soluzione delle disparità tra classi sociali e Paesi. I tre sottotemi sono inseriti nella cornice del tema generale proposto dalla Corea del Sud: “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”.

Per Seoul assicurarsi l’organizzazione dell’Expo costituirebbe una conquista importante sotto due punti di vista. Da una parte il risvolto economico significativo: secondo le stime del governo ospitarlo genererebbe un guadagno superiore ai 40 miliardi di dollari, aiutando nella creazione di oltre 500mila posti di lavoro. Allo stesso tempo, però, l’Expo costituirebbe un’opportunità importante per incrementare il prestigio del Paese a livello regionale e globale. È proprio per questo che la Corea del Sud sta legando la sua candidatura a temi come l’innovazione e la transizione tecnologica, settori in cui il Paese vuole proporre la sua leadership.

La stessa scelta di Busan come sede non è causale: la città portuale, la seconda più grande del Paese, ha già organizzato eventi internazionali, come gli Asian Games nel 2022 e molti incontri dell’APEC. Ma soprattutto negli anni ha svolto un ruolo chiave nella trasformazione della Corea del Sud ed oggi è uno dei simboli del suo sviluppo tecnologico, in settori come transizione digitale, intelligenza artificiale e digital economy: nel 2022 il Global Smart Centers Index (SCI) ha collocato Busan al ventiduesimo posto nella lista delle migliori Smart Cities nel mondo.

In questo quadro si inserisce, dunque, anche l’idea dell’Authority sull’etica digitale lanciata da Yoon di fronte a un pubblico di professori e ricercatori al Paris Digital Vision Forum ospitato dalla Sorbona. Si tratterebbe di un ente subordinato alle Nazione Unite che avrebbe il compito di portare avanti lo sviluppo di norme internazionali che possano garantire la regolamentazione nell’utilizzo delle nuove tecnologie.

La proposta è stata chiamata Iniziativa di Parigi e si sposa con molti dei timori sorti a livello internazionale in questo campo. Nel suo discorso alla Sorbona Yoon ha sottolineato come le nuove tecnologie, in particolare quelle legate ai dati e alle intelligenze artificiali, stiano portando a una sostanziale ambiguità legata alla mancanza di norme etiche condivise che ne regolino lo sviluppo e l’utilizzo.

La Corea del Sud è uno dei Paesi leader in questo campo e non stupisce che Yoon ambisca a giocare un ruolo nella partita della sua regolamentazione. Già nel settembre scorso il presidente aveva annunciato una nuova strategia di sviluppo digitale per la Corea del Sud. E se il World Expo 2030 dovesse essere effettivamente assegnato a Busan la Corea del Sud avrà l’opportunità di cementare ulteriormente il suo ruolo di leader in un mondo che, come citato nella sua proposta, necessita di profonde trasformazioni.

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