Circa 50 abitazioni in un villaggio del Negev sono state rase al suolo, lasciando centinaia di persone di una famiglia senza un tetto in una delle distruzioni più massicce degli ultimi anni. Per Ben Gvir sono “illegali” e giudica l’abbattimento “un passo importante”. La protesta della comunità che denuncia: “Abbiamo cercato una soluzione per anni, inutilmente”.
Il dato è emerso dalle ultime statistiche sull'istruzione presentate al governo. Il primo ministro Shehbaz Sharif ieri ha aperto una Conferenza per affrontare il problema a livello nazionale. Per l'Unicef, il 70% dei bambini di 10 anni non è in grado di leggere o comprendere testi. Gli insegnanti spiegano che i minori sono costretti a lavorare per dare una mano alle famiglie.
Seguendo il modello cinese con il panda, Kuala Lumpur vuole donare un esemplare di scimmia a ciascun Paese che acquisterà la controversa produzione. Reazioni indignate e critiche in rete per una proposta definita “grossolana stupidità”. In questo modo si rischia di distruggere l’ecosistema naturale e mettere a rischio altre specie, fra le quali la tigre di Sumatra.
Non si sono placate in Georgia nemmeno nei giorni pasquali le manifestazioni degli oppositori dopo l’approvazione in seconda lettura della legge sulle “influenze straniere”. La legge dovrebbe essere rivista dal comitato giuridico del parlamento per la conferma definitiva. Una situazione che rischia di far sospendere lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Unione europea.
Diffuse oggi le immagini simbolo delle giornate che a settembre il pontefice vivrà in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Nei motti il richiamo alla fraternità, alla preghiera, all'incontro con le culture locali, ma anche la vicinanza ai cristiani perseguitati della regione.
Un'indagine del Centro Metodista rivela la preoccupazione degli ultra-settantacinquenni, vittime indirette dell'esodo delle famiglie giovani provocato dalla stretta sulla sicurezza dopo le manifestazioni 2019. Intanto la Corte d'Appello accoglie la richiesta delle autorità di ovietare la diffusione on line di "Glory to Hong Kong", la canzone divenuta l'inno delle proteste.