Il patriarca caldeo auspica un impegno comune per “allentare” un’escalation dalle conseguenze “devastanti”. Il premier iracheno a Washington per una faticosa ricerca della stabilità. La soddisfazione del porporato per il ritorno nella capitale dopo i mesi di esilio volontario per protesta contro il ritiro del decreto presidenziale. La promessa di una preghiera interreligiosa per la pace.
La bambina di sette anni unica ferita grave nell’attacco lanciato da Teheran contro Israele. Al momento si trova ricoverata in terapia intensiva. La casa e il villaggio non erano coperti dal sistema di difesa “Iron Dome”. Il silenzio sulla sorte dei beduini ostaggio nella Striscia. Le controversie sulle terre e il rischio demolizione e scomparsa per le comunità nel Negev.
Archiviata la storica amicizia tra Putin e Netanyahu il cambiamento delle relazioni tra russi e israeliani non è iniziato il 7 ottobre 2023, ma quando più di un anno prima Israele ha iniziato ad appoggiare apertamente l'Ucraina. E sull'asse Mosca-Teheran-Pechino le questioni mediorientali sono allo stesso tempo simboliche e pratiche.
Le notizie di oggi: oltre 243 milioni di bambini nell’Asia dell’est e sud-est a rischio per le ondate di calore. Pechino nega l’ingresso ai vertici di due compagnie Usa per la vendita di armi a Taiwan. I talebani vogliono oscurare Facebook (e i social) bloccando le poche fonti di informazioni. Islamabad tratta con il Fondo monetario internazionale il rinnovo del piano di salvataggio. Oltre 98mila persone evacuate in Kazakistan per le alluvioni.
Le notizie di oggi: in India tribunale ha respinto il ricorso contro l’arresto del leader dell’opposizione e Chief Minister di Delhi Arvid Kejriwal. Militanti sunniti uccidono cinque poliziotti nel Sistan-Baluchestan. Piano di investimenti miliardari in Corea del sud nel settore dell’intelligenza artificiale. Proteste a Manila contro “l’aggressione” cinese, calpestata immagine di Xi Jinping.
La preoccupazione del vicario di Aleppo dopo il raid che ieri ha centrato il compound dell’ambasciata iraniana a Damasco, uccidendo il generale Mohammad Reza Zahedi. "Nella nostra zona ai 35 morti provocati dai bombardamenti israeliani sono subito seguiti i missili dei miliziani di Idlib". Il grazie a papa Francesco per aver ricordato le sofferenze della Siria nel suo messaggio di Pasqua. L'arcivescovo maronita Nassar: "La gente qui cerca ancora un pezzo di pane per sopravvivere".