Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione delle virtù eroiche del presule morto nel 1953 che in India è considerato "il Newman d'Oriente". Il card. Baselios Cleemis ad AsiaNews: "La nostra Chiesa ha pregato per anni aspettando questo giorno. Un grande riconoscimento della sua fiducia nella provvidenza". Tra gli altri decreti anche il riconsocimento del miracolo che porterà alla beatificazione di Stefano Douayhy, grande patriarca maronita del XVII secolo.
All’interno dell'esercito libanese e tra i militari in pensione, montano l’ira e la protesta: il crollo dell’economia ha dilapidato il potere di acquisto dei compensi. Oggi percepiscono fra il 9 e il 12% di quanto spettava loro prima della crisi del 2019. L’indifferenza della classe politica e dirigente, gli aiuti dei Paesi stranieri.
La vittima è il 31enne e Pat Nibin Maxwell, originario del Kerala, da due mesi nel nord del Paese come bracciante in una fattoria. Egli aveva una figlia di cinque anni e la moglie era in attesa del secondo. Feriti altri due connazionali. Il cordoglio e la condanna dell’ambasciata israeliana a Delhi per il “vile” attacco che rilancia il tema dei morti fra i migranti, i “dimenticati” della guerra.
Rispondendo a un invito del ramo femminile dell’Ordine libanese degli Antonini, mons. Paolo Borgia ha visitato l’istituto. Esso sorge in un’area dominata da Amal e dove si consumano gli scontri più feroci fra esercito israeliano ed Hezbollah. Il presule ha trasmesso la vicinanza di papa Francesco e le preghiere per la pace.
Le tensioni regionali si sommano alle divisioni interne, allontanando ancor più le prospettive di un accordo per l’elezione del capo dello Stato. Il movimento sciita filo-iraniano attacca, ma Teheran e Washington non vogliono una guerra di vasta scala. Fonte diplomatica di AsiaNews: fondamentale l’applicazione della Risoluzione Onu 1701 e un accordo interno al mondo cristiano.
L’attenzione della comunità internazionale su Rafah, dove Israele è pronta all’offensiva di terra. Egitto. Studioso giordano Amer Al Sabaileh: dalla causa palestinese si è passati al jihad globale. L’inconsistenza di Hamas a livello politico e i movimenti sciiti diretti dall’Iran. Oltre gli “Accordi di Abramo”, i sauditi come mediatori.