Continua la stretta delle autorità turche sul principale partito di opposizione. Commissariati i vertici della metropoli commerciale, i giudici potrebbero azzerare anche quelli nazionali. Almeno 14 persone fermate nei giorni scorsi per aver incitato alla protesta di piazza. Blocchi e restrizioni a internet, divieti di manifestazione, volantinaggio e sit-in.
Il tribunale ha rimosso il presidente provinciale Özgür Çelik e il suo team. Nominato un consiglio ad interim guidato da Gürsel Tekin, esponente di lungo corso meno critico verso il governo. In risposta, il presidente nazionale Özel ha annunciato la cacciata dello stesso Tekin e promesso provvedimenti analoghi per chiunque accetti la leadership.
Sono oltre 12 milioni, pari al 14% circa della popolazione, quanti vivono in “condizioni di estrema povertà”. Crescono anche i bambini che rischiano l’allontanamento dalle famiglie per difficoltà finanziarie. Crolla il tasso di natalità, con “preoccupazioni” sul futuro equilibrio demografico del Paese. Un cittadino su quattro che dovrebbe avere più di 65 anni entro il 2080.
Per lo studioso giordano l’obiettivo ultimo del governo Netanyahu “va oltre” la sconfitta di Hamas e ridisegnare i confini. La Cisgiordania diventa una “opportunità da sfruttare” in una prospettiva di annessione. La debolezza dell’Autorità palestinese e della comunità internazionale, il nuovo paradigma degli Accordi di Abramo. Fra le nazioni della regione “più tattiche che alleanze”.
Nella recente visita a Istanbul il premier armeno Pašinyan avrebbe di fatto concesso il via libera alla "via turanica" che era uno dei principali obiettivi dell'Azerbaigian nella guerra. Un incontro diretto con Aliev per finalizzare l'accordo di pace tra Erevan e Baku dovrebbe tenersi a Baku a metà luglio. Una svolta che vedrebbe Erdogan come il vero vincitore nella regione, a fronte dell'indebolimento di Mosca e Teheran nei conflitti globali.
È l’allarme lanciato dal deputato cristiano del movimento curdo Dem George Aslan. In una interrogazione parlamentare si rivolge al ministro della Cultura sul futuro del secolare luogo di culto, in attesa di restauro. Costruita nel X secolo, è considerata uno degli esempi più significativi dell’architettura armena medievale.