Nella recente visita a Istanbul il premier armeno Pašinyan avrebbe di fatto concesso il via libera alla "via turanica" che era uno dei principali obiettivi dell'Azerbaigian nella guerra. Un incontro diretto con Aliev per finalizzare l'accordo di pace tra Erevan e Baku dovrebbe tenersi a Baku a metà luglio. Una svolta che vedrebbe Erdogan come il vero vincitore nella regione, a fronte dell'indebolimento di Mosca e Teheran nei conflitti globali.
È l’allarme lanciato dal deputato cristiano del movimento curdo Dem George Aslan. In una interrogazione parlamentare si rivolge al ministro della Cultura sul futuro del secolare luogo di culto, in attesa di restauro. Costruita nel X secolo, è considerata uno degli esempi più significativi dell’architettura armena medievale.
Il 37enne Mehran Shamloui cercava di raggiungere l’Europa, ma è stato fermato dalle autorità turche che lo hanno rispedito nel Paese di origine. Nei mesi scorsi era stato condannato a 10 anni di carcere per attività legate al culto. Intanto Teheran prosegue nella politica di espulsione di centinaia di migliaia di migranti afghani.
Gruppi estremisti hanno assaltato la rivista LeMan, la magistratura turca ha disposto il fermo del direttore e di altre tre persone, fra cui l’autore del disegno. Erdogan parla di “chiara, vile provocazione” e accusa gli autori di immoralità. Attivisti e movimenti della società civile condannano le modalità del fermo, equiparabile a “tortura”, e la diffusione dei video.
Realizzato nel 1898 è il secondo edificio in legno più grande al mondo. Restituito al Fanar nel 2010 è inserito nella lista dei Patrimoni Culturali Europei. Dietro la decisione i consistenti costi di gestione della struttura e i timori per la sicurezza. Per il patriarcato non può più “restare in piedi senza generare introiti”
Almeno quattro ondate di arresti hanno decimato i vertici della municipalità di Istanbul. In cella oltre al sindaco e leader dell’opposizione oltre 200 persone. Il Chp accusa il governo di usare la magistratura come “arma politica”. Sullo sfondo l’apertura del presidente al Pkk, per “arruolare” i curdi nel piano volto a cambiare la Costituzione.