27/09/2007, 00.00
MYANMAR
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La giunta minaccia “azioni estreme” e spara sulla folla

Almeno 4 persone sono rimaste uccise. La televisione di stato parla di 9 vittime. Fra esse vi è un giornalista giapponese. Cresce la tensione in diversi punti del Paese.

Yangon (AsiaNews) – I soldati dell’esercito hanno di nuovo sparato sulla folla tentando di disperdere le proteste e le marce anti-governative nella ex capitale. Secondo diplomatici britannici nel Paese, 4 persone sono state uccise negli scontri di oggi attorno alle pagode della città; alcune testimonianze negli ospedali parlano di un giornalista giapponese ucciso.

Camion con altoparlanti continuano a proclamare il divieto a manifestare. Nonostante ciò da stamane decine di migliaia di persone (secondo alcuni 70 mila ) si sono radunate  nelle strade vicino alla pagoda Sule e alle minacce di intervento della polizia hanno risposto lanciando pietre, pezzi di mattoni e bottiglie. I soldati hanno lanciato una specie di ultimatum avvertendo che se la strada non era libera “entro 10 minuti” i manifestanti avrebbero subito “azioni estreme”. La polizia ha poi caricato la folla e ha lanciato candelotti lacrimogeni. Non è ancora chiaro se le forze dell'ordine, usando armi automatiche,  abbiano poi sparato colpi in aria o nella folla. Rimane il fatto che anche la televisione di stato ha parlato di “9 morti negli incidenti”. In un ospedale di Yangon fonti locali hanno confermato la morte di un “cinese o giapponese” con una piccola macchina fotografica.  L’agenzia Kyodo ha detto che il governo del Mynamar ha comunicato all’ambasciatore giapponese che un loro connazionale era morto.

Manifestazioni e violenze si sono registrate anche a Mandalay. La popolazione, pur nella paura, manifesta inneggiando alla democrazia. Ma cresce anche la presenza dei militari attorno a pagode ed edifici governativi.

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