11/12/2015, 00.00
ARABIA SAUDITA
Invia ad un amico

È in sciopero della fame Raif Badawi, blogger saudita condannato per “insulto all’islam”

A dare la notizia è la moglie, Ensaf Haidar, che vive con i tre figli in Canada, dove ha ricevuto asilo politico. Il blogger, arrestato nel 2012, deve scontare 10 anni di prigione e ricevere 1000 frustate. Da martedì avrebbe smesso di assumere cibo. Nel 2015 Badawi ha ricevuto due importanti riconoscimenti per la sua azione a favore della libertà di pensiero: il Pen Pinter Prize e il premio Sakharov, l’equivalente europeo del Nobel per la pace.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Raif Badawi, blogger saudita imprigionato per aver “insultato l’islam” nei suoi scritti online, è in sciopero della fame dall'8 dicembre, dopo essere stato spostato in isolamento in una nuova prigione. Lo afferma la moglie, Ensaf Haidar, che vive con i tre figli in Canada, dove ha ricevuto asilo politico.

Per quattro anni Badawi ha gestito il Liberal Saudi Network, un sito che incoraggiava il dibattito su internet delle questioni più importanti di attualità, di politica e religione. È stato arrestato nel 2012 e condannato in primo grado a sette anni di galera e a 600 frustate. Tuttavia, i giudici della Corte di appello hanno ritenuto troppo lieve la sentenza e hanno comminato 1000 frustate, 10 anni di carcere e una multa di 193mila euro. Il verdetto è stato confermato nel giugno 2015 dalla Corte suprema saudita, che lo ha punito per aver creato un blog “liberale” – poi chiuso – e aver “insultato l’islam usando i media elettronici”. 

Il blogger ha ricevuto le prime 50 frustate a gennaio. Secondo fonti canadesi, Badawi sarebbe stato trasferito in una nuova prigione per “ragioni amministrative”. La notizia dello sciopero della fame è stata data dalla moglie su Twitter e non è ancora confermata in modo indipendente. Sul social network la donna ha anche scritto: “Faccio appello a sua maestà re Salman affinché perdoni mio marito. Vi prego di riunire i miei figli con il loro padre”.

Nel 2015 Raif Badawi ha ricevuto due importanti riconoscimenti per la sua azione a favore della libertà di pensiero: il Pen Pinter Prize per “la semplicità degli obiettivi liberali” e il premio Sakharov, l’equivalente europeo del Nobel per la pace. Ensaf Haidar ha annunciato che sarà presente alla cerimonia di premiazione del Sakharov 2015, che si terrà a Strasburgo il 16 dicembre.

L’Arabia Saudita applica una versione rigorosa della legge islamica (sharia) e non tollera alcuna forma di dissenso politico. Nel regno vi è una larga diffusione di internet ed è uno dei Paesi della regione mediorientale in cui vi è il maggior uso dei social network fra cui Facebook e Twitter. Tuttavia, le autorità reprimono con forza anche il minimo tentativo di critica o di richiesta di cambiamento sociale. 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Riyadh: arrestata la sorella di Raif Badawi, parlava su internet di diritti umani
13/01/2016
Al blogger saudita Raif Badawi, incarcerato per “insulto all’islam”, il Pen Pinter Prize
07/10/2015
Avvistata in un porto somalo la petroliera saudita dirottata
18/11/2008
Al blogger saudita Raif Badawi, in cella per “insulto all’islam”, il premio Sakharov 2015
29/10/2015
Tribunale Saudita stabilisce la chiusura di un forum liberale
15/04/2014


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”