04/06/2021, 08.47
HONG KONG-CINA
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Arrestata organizzatrice della veglia per il massacro di Tiananmen

Chow Hang-tung è accusata di aver incitato la popolazione a partecipare oggi alla manifestazione, vietata dalla polizia per il Covid. Almeno 7mila agenti sono schierati per impedire riunioni e assembramenti. Cartelli con minacce davanti a 7 chiese cattoliche che ricorderanno i caduti.

Hong Kong (AsiaNews) – La polizia ha arrestato stamane Chow Hang-tung, vice presidente della Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China. Il gruppo organizza ogni anno la veglia al Victoria Park in ricordo delle vittime del massacro di Tiananmen: Il 4 giugno del 1989 migliaia di studenti e cittadini cinesi furono massacrati a Pechino per aver chiesto libertà e democrazia nel Paese.

Le Forze dell’ordine hanno detto di aver fermato Chow con l’accusa di aver incitato sui social media la popolazione a partecipare alla manifestazione; insieme all’attivista democratica è stato arrestato un altro cittadino. Per il secondo anno consecutivo, le autorità hanno vietato lo svolgimento della veglia notturna, giustificando la decisione con la necessità di rispettare le regole sanitarie contro il Covid-19: chi vi partecipa rischia fino a cinque anni di carcere. Almeno 7mila agenti sono schierati per impedire riunioni e assembramenti per commemorare i caduti di Tiananmen; parte del parco di Causeway Bay è stato chiuso al pubblico. Secondo i critici, la prevenzione contro il coronavirus è una scusa usata dal governo cittadino per reprimere il fronte democratico.

Nei giorni scorsi Chow aveva dichiarato di voler andare al Victoria Park per accendere una candela a titolo personale.  La Hong Kong Alliance non ha chiesto ai residenti dell’ex colonia britannica di rinunciare a manifestare, ma li ha invitati a prestare attenzione, considerate le possibili conseguenze penali. Molti attivisti si sono detti pronti ad accendere candele o le torce dei propri smartphone in casa o in un posto diverso dal Victoria Park.

Il clima in città è molto teso. Ieri davanti a sette chiese cattoliche sono comparsi dei cartelli con cui si ammonivano le autorità cattoliche a non celebrare messe per Tiananmen. Secondo gli autori degli striscioni, le funzioni pubbliche in ricordo dei fatti del giugno 1989 violerebbero la draconiana legge sulla sicurezza nazionale.

I manifesti riportavano anche l’immagine del card. Joseph Zen, ex vescovo di Hong Kong e noto sostenitore del fronte democratico. La Commissione Giustizia e Pace della diocesi cittadina ha precisato che stasera le messe si svolgeranno come previsto.

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