27/07/2007, 00.00
INDIA
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Aumentano le violenze anticristiane, nell’Assam ucciso un convertito

Sul sito web della Conferenza episcopale denunciata un’escalation degli episodi di intolleranza e delle pure violenze contro i cristiani. Nell’Uttarakhand devastata una scuola di suore, mentre la polizia assiste inerte. Nell’Assam un giovane convertito malmenato a morte.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Aumentano le aggressioni e gli episodi di violenza contro i cristiani, persino in zone finora più tranquille. L’allarmata osservazione proviene dal sito web ufficiale della Conferenza episcopale indiana.

Il 16 luglio membri della Brigata Saffron, estremista indù, hanno devastato la scuola del Convento di S. Maria, gestita dalla suore francescane di Nostra Signora della Grazia, a Vikas Nagar, vicino a Dehra Dun (Uttarakhand), causando gravi danni. La scuola aveva dato un giorno di vacanza, proprio nel timore di un simile attacco, per cui non ci sono stati feriti.

Gli aggressori protestano che la scuola ammette gli studenti non secondo criteri di merito ma privilegiando la fede religiosa. I responsabili scolastici hanno sempre risposto che gli studenti sono ammessi secondo i risultati accademici e che gli esclusi sono privi di requisiti oggettivi. Ma questo non ha calmato gli estremisti, che hanno intrapreso denuncie e altre iniziative pubbliche contro la scuola, senza esito. Ora sono ricorsi alla violenza e si teme che possano reiterarla, anche perché la polizia era stata avvertita del pericolo ma non ha fatto nulla per prevenirlo, limitandosi a inviare pochi agenti che hanno assistito alla devastazione come spettatori inerti.

Nell’Assam il 28 giugno ignoti, ritenuti estremisti indù, hanno massacrato di botte il 29nne Hemanta Das, colpevole di essersi convertito al cristianesimo. E’ morto il 1° luglio per le gravi ferite.

Intanto un pastore evangelico seguace di Samuel Simon è stato arrestato dalla polizia, dopo che Rahul Jangte lo ha accusato di avergli offerto denaro per convertirsi al cristianesimo. Ma sua moglie, Preeti Jangte, ha dichiarato che sono buddisti e che il marito e i suoi familiari la percuotevano per ottenere la dote, mentre il pastore li ha sempre visitati cercando di farli conciliare.

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