13/11/2009, 00.00
MYANMAR
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Aung San Suu Kyi ricorre alla Corte suprema contro la condanna ai domiciliari

Nei prossimi giorni i giudici dovranno decidere se accogliere o rigettare la richiesta. La leader dell’opposizione annuncia un documento per rafforzare il cammino di democratizzazione del Paese.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Questa mattina i legali di Aung San Suu Kyi hanno presentato l’istanza di appello alla Corte suprema del Myanmar, contro la condanna ai domiciliari inflitta lo scorso 11 agosto dal tribunale di Yangon. Il prossimo 17 novembre, inoltre, la leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) dovrebbe pubblicare un documento, in cui propone le linee guida per rafforzare la democrazia nel Paese.
 
Ad agosto il tribunale di Yangon ha dichiarato colpevole Aung San Suu Kyi, per aver ospitato il cittadino americano John Yettaw nella sua abitazione. Egli si è introdotto in maniera illegale nella casa più sorvegliata di tutto il Myanmar, con la probabile connivenza delle guardie e dei vertici della giunta. I militari, infatti, cercavano un pretesto per escludere la donna dalle elezioni politiche in programma nel 2010. I giudici l'avevano condannata a tre anni di prigione ai lavori forzati. Il provvedimento è stato quindi commutato – su direttiva del generalissimo Than Shwe – a 18 mesi di arresti domiciliari.
 
“Abbiamo depositato l’istanza alla Corte suprema” conferma Kyi Win, capo del team di legali a difesa di Aung San Suu Kyi. “Adesso dobbiamo aspettare, per capire se i giudici accoglieranno la nostra richiesta. Restiamo ottimisti”.
 
L’appello precede di pochi giorni il probabile faccia a faccia fra il Presidente Usa Barack Obama e il leader della giunta militare birmana Than Shwe, in programma domenica a Singapore a margine del vertice Apec (il summit di cooperazione economica dei Paesi dell’area Asia-Pacifico). Ieri il Segretario di Stato Hillary Clinton ha rinnovato la richiesta alla dittatura birmana per il rilascio della 64 enne Nobel per la pace, che ha trascorso 14 degli ultimi 20 anni agli arresti.
 
Il prossimo 17 novembre Aung San Suu Kyi dovrebbe pubblicare un documento in cui presenta le linee guida per un “futuro migliore in Myanmar”. È quanto ha annunciato ieri Nyan win, portavoce della Nld, al termine di un incontro con Suu Kyi. I vertici del partito di opposizione mantengono un riserbo assoluto sui contenuto del documento, ma anticipano che “potrà dare una risposta positiva” ai problemi che affliggono il Myanmar, da decenni sottoposto a una ferrea dittatura militare.
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