14/09/2009, 00.00
IRAQ
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Baghdad, scarcerato il lanciatore di scarpe contro Bush. Pena ridotta per “buona condotta”

Il rilascio del giornalista dovrebbe avvenire in giornata, ultimate le formalità di rito. La famiglia si prepara a festeggiarlo, le tv arabe fanno a gara per assumerlo, uomini d’affari promettono costosi regali e le donne chiedono di sposarlo. Il Paese diviso fra chi celebra il gesto “da eroe” e quanti lo stigmatizzano.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – La famiglia di Muntazer al-Zaidi, il giornalista irakeno famoso per aver lanciato le scarpe contro l’ex presidente statunitense George W. Bush, si prepara a festeggiare il suo rilascio, che dovrebbe avvenire in giornata. La conferma arriva dal legale dell’uomo, che spiega il provvedimento di scarcerazione per “motivi di buona condotta” nei nove mesi di detenzione.
 
La condanna iniziale di Zaidi, 30enne sciita, era di tre anni di prigione per aver aggredito un capo di Stato estero; in appello la sentenza è stata ridotta a un solo anno. Dhiya al-Saadi, legale dell’uomo, precisa che “in mattinata” si avrà conferma del rilascio, atteso con ansia dalla famiglia. Le autorità irakene hanno avviato la pratica per la liberazione, ma le procedure richiedono alcuni giorni per le necessarie autorizzazioni.
 
Il 14 dicembre 2008, durante l’ultima visita ufficiale di Bush in Iraq, Zaidi ha lanciato una scarpa contro l’ex presidente statunitense in segno di disprezzo, gridando “questo è il bacio di addio, razza di cane”. Nell’occasione Bush ha saputo evitare il colpo, ridendo dell’attacco; l’incidente, però, ha causato grande imbarazzo negli ambienti governativi di Baghdad e allo stesso presidente Usa.
 
Il gesto ha reso celebre il giornalista e la piccola emittente tv per la quale lavorava; l’editore ha continuato a versare lo stipendio anche nei mesi di carcere. Oggi filtrano voci di consistenti offerte di lavoro da parte dei grandi media arabi; uomini d’affari e ricchi imprenditori hanno promesso regali costosi come auto sportive e donne arabe fanno a gara per sposarlo.
 
Tuttavia, i giudizi degli irakeni sul suo gesto restano contrastanti. “È un uomo coraggioso”, afferma lo sceicco Salah al-Obeidi, portavoce del radicale sciita Moqtada al-Sadr, e il suo rilascio “è una vittoria per tutti quelli che hanno lottato contro l’occupazione”. Diverso il parere di un impiegato del Ministero della difesa, e come lui molti altri stigmatizzano il gesto. “Non credo che abbia compiuto un gesto eroico” dichiara Ali Adnan, 32 anni. “Vi è una opinione diffusa tra gli irakeni – continua – che Bush meritasse ciò che gli è successo, ma nella nostra tradizione non si può offendere un ospite”. Analogo il parere di Abdul Jabhar Hashem, 52enne imprenditore, che aggiunge: “Se lo vedo per strada, non gli dirò certo ‘Ciao’”.
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