11/02/2020, 11.57
IRAQ
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Baghdad ricoperta dalla neve. Patriarcato caldeo: possa purificare i cuori degli irakeni (Foto)

Un manto bianco ha accolto gli abitanti della capitale al loro risveglio. Un fenomeno raro, ma accolto con gioia dalla popolazione in un periodo segnato da manifestazioni e violenze. Il messaggio della Chiesa irakena: aprire una “pagina bianca” di buoni rapporti, di pace e di stabilità, di ricostruzione e di progresso. 

Baghdad (AsiaNews) - Un fenomeno anomalo, che testimonia gli effetti dei cambiamenti climatici in corso in questi ultimi anni. Questa mattina, infatti, Baghdad si è svegliata sotto una coltre di neve, un fenomeno assai insolito per la capitale irakena abituata per gran parte dell’anno ad alte temperature, un clima desertico e lunghi periodi di siccità. 

L’evento inconsueto ha catturato anche l’attenzione dei vertici della Chiesa irakena, che hanno rilanciato foto e immagini della città ricoperta da un manto bianco. In un messaggio alla comunità, i vertici caldei parlano di “una scena rara e bella” vissuta nella notte, quando “un manto di neve ha coperto” ampie zone della capitale “compreso il quartier generale del patriarcato”. 

“La nostra domanda - prosegue la nota patriarcale - è: la neve purificherà i cuori degli irakeni e ne rimuoverà gli accumuli causati da 17 anni di conflitti, corruzione, servizi scadenti”. La speranza è che le violenze “si faranno da parte” e si potrà aprire la strada “a una pagina ‘bianca’ di buoni rapporti, di pace e di stabilità, di ricostruzione e di progresso”. Questa “è la speranza per una via nuova in Iraq”, conclude il messaggio, “e questo è stato il tema della nostra preghiera mattutina. Che i politici possano conseguire questo obiettivo!”. 

Il riferimento è alle profonde turbolenze politiche e sociali in atto nel Paese, con proteste di piazza contro corruzione e crisi economica che si susseguono da ottobre. Le autorità hanno a più riprese cercato di sedare le manifestazioni, innescando scontri che hanno provocato oltre 500 morti. La recente nomina di un nuovo Primo Ministro ha creato ulteriori divisioni (e violenze) fra i sostenitori di al-Sadr che appoggiano il nuovo esecutivo e la base di piazza Tharir a Baghdad (cuore della rivolta) che intende proseguire con le dimostrazioni. Ieri si è registrata una nuova vittima a Nassirya, dove le guardie di sicurezza dell’università hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone che cercavano di forzare il blocco all’ingresso dell’ateneo. 

La speranza è che la neve possa dunque portare un po’ di pace e di serenità, in una sorta di clima natalizio fuori stagione. “L’atmosfera è bella” affermano i residenti della capitale “e le persone sono felici perché è la prima volta che arriva la neve”. In realtà, una leggera spruzzata si era registrata l’ultima volta a Baghdad nel 2008, ma si tratta di un fenomeno assai raro, mentre la neve cade abbondante nel nord fra cittadine e villaggi, molti dei quali in montagna, del Kurdistan irakeno. 

Del resto già a mezzogiorno di oggi gran parte del manto bianco si era già sciolto e le temperature si annunciano in ripresa già fin dai prossimi giorni, quando la massima dovrebbe assetarsi sopra i 20 gradi in linea con le medie stagionali. “La vita - racconta un passante - torna alla normalità”.

(foto tratte dal sito del Patriarcato caldeo www.saint-adday.com)

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