04/01/2006, 00.00
BHUTAN
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Bhutan: la Cina ruba i nostri funghi

Il piccolo stato himalayano accusa la Cina di superare il confine che divide i 2 paesi per rubare un tipo di funghi con presunte proprietà afrodisiache.

Calcutta (AsiaNews/Scmp) - Il Bhutan accusa la Cina di superare il confine che divide i 2 paesi per rubare i cordyceps, un tipo di fungo valutato a un prezzo esorbitante grazie alle sue presunte proprietà afrodisiache. Secondo quanto riportato dal Kuensal, l'unico quotidiano del regno himalayano, molti deputati hanno invitato il governo a prendere misure per fermare il saccheggio dei funghi da parte di bande cinesi.

I funghi, scoperti 1500 anni fa da pastori che portavano i loro buoi a pascolare sulla povera terra himalayana, sul mercato internazionale valgono 700 dollari Usa al kg. Oltre che in Cina e in Bhutan, dove sono molto richiesti per le proprietà toniche e afrodisiache, la vendita dei funghi è arrivata ai mercati occidentali. Pharmanex, una società della California, produce CordyMax, un derivato del famoso fungo capace secondo l'azienda di "migliorare la capacità aerobica ed alleviare la fatica".

Un deputato citato dal Kuensal ha dichiarato che "il numero di persone che entra nei nostri confini per raccogliere i cordyceps è molto aumentato negli ultimi anni". Insieme ad altri deputati ha chiesto di aumentare le forze pubbliche schierate lungo i confini bloccare l'entrata illegale di persone. I deputati hanno inoltre accusato la Cina di occupare in modo clandestino territori del Bhutan e di costruisce strade illegali.

Inserito fra Cina ed India, il Bhutan è in teoria un protettorato indiano. New Delhi controlla la difesa ed i rapporti del Bhutan con gli altri stati. È significativo il fatto che il piccolo paese buddhista, che non ha uno sbocco sul mare e divide 470 km con la Cina, non ha rapporti diplomatici con Pechino. Bhutan e Cina hanno però intavolato una negoziazione dal 1984 per risolvere le dispute territoriali. Nel 1988 la Cina ha firmato un accordo in cui si impegna "a mantenere pace e tranquillità" lungo i confini e "a rispettare l'indipendenza, la sovranità, e l'integrità territoriale del Bhutan".

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