14/10/2004, 00.00
RUSSIA
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Capo dei mufti russi: "No al terrorismo durante il Ramadan"

Alla vigilia del mese sacro di preghiera e digiuno, i musulmani russi pregano anche per le vittime di Beslan.

Mosca (AsiaNews) – "Nel mese del Ramadan i musulmani pregheranno Allah perché tragedie come quelle di Beslan non si ripetano". Lo ha detto ieri, in una conferenza stampa, il capo del Consiglio dei mufti di Russia, Ravil Gaynutdin. Egli ha sottolineato la particolarità di questo Ramadan, che segue di pochi giorni la fine del lutto cristiano per le vittime della scuola del Nord Ossezia. "Chi commette atti terroristici durante questo mese sacro per l'islam non ha fede". Riferendosi poi ai terroristi responsabili di Beslan il capo dei mufti ha dichiarato: "non hanno seguito il Corano, ma la legge di satana, non possono definirsi fedeli ma solo assassini". Gaynutdin ha dichiarato che i musulmani russi pregheranno anche per la pace in tutto il Caucaso settentrionale, in Palestina e in Iraq: "ci rivolgeremo ad Allah, affinché dia agli irakeni la possibilità di diventare indipendenti e di riuscire da soli a determinare il proprio cammino".

Il Consiglio dei mufti russi ha dichiarato che presterà particolare attenzione alla formazione dei giovani, perché abbiano una conoscenza "sana e vera" dell'islam, che eviti il loro avvicinamento alle "frange estremiste radicali". Secondo Gaynudtin il Consiglio deve farsi portatore in primo luogo del valore dell' "umanesimo, tipico di tutte le religioni monoteistiche in Russia". "Il nostro profeta Maometto ci insegna che l'islam è una religione del giusto mezzo e  rifiuta estremismo e terrorismo. Dobbiamo impegnarci nel diffondere valori come l'amore e la tolleranza religiosa" ha concluso il capo dei mufti.

I musulmani in Russia sono più di 14 milioni, circa il 10% della popolazione totale.

Il Ramadan è il nono mese del calendario lunare islamico, durante il quale Maometto ricevette la prima rivelazione coranica. Santo mese del digiuno, il Ramadan è uno dei cinque pilastri dell'Islam. Secondo il Corano il digiuno è stato istituito perché in questo periodo tutti i fedeli adulti "potessero coltivare la pietà". (MA) 

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